Questo libro non è un trattato su WikiLeaks, né va inteso come intervento sul futuro della segretezza o della privacy, e nemmeno come un’esplorazione sulle modalità tramite cui Internet sta trasformando la politica, la governante e la società. Deve tuttavia la sua ragion d’essere a WikLeaks e all’urgente dibattito innescato dall’operato del suo fondatore Julian Assange, che l’autore conosce di persona. Per capire WikiLeaks occorre in realtà andare oltre WikiLeaks che non è l’intera storia, ma un sintomo, l’indicatore di una battaglia generazionale e filosofica fra i più vecchi e chiusi sistemi e la nuova cultura di Internet. L’autore discute in modo approfondito le potenzialità e i limiti della libertà su Internet. L’idea è quella di fornire un rapporto da quella trincea in cui una nutrita schiera di attivisti a sostegno della democrazia è impegnata a rendere più aperte e responsabili le principali istituzioni governative, ricorrendo a strumenti e metodi inediti.
In rete sono disponibili in formato pdf introduzione (112KB) e indice (18KB) del volume.
Dopo audio e video, anche la carta stampata sta capitolando. E noi crediamo molto che l’inchiostro di bit sia il futuro. Vediamo la necessità di seguire un solco tracciato. Lo vogliamo seguire dentro un ecosistema molto diverso, che ha nuove regole e opportunità. Ci rendiamo anche conto che molte di queste opportunità sono ancora ignote. Quelle note chiedono esplorazione e sperimentazione. È eccitante.
Ci sono due aspetti: la continuità e la sperimentazione, e noi cerchiamo di leggerli entrambi. La continuità dalla parte del fruitore. Chi legge, e solo pochi leggono, lo fa perché deve o perché ama farlo. In entrambi i casi è necessario che l’esperienza sia il più possibile soddisfacente ed efficace. La sperimentazione nel modo di veicolare i contenuti.
Dopo il battesimo di Blonk dello scorso 6 settembre, ecco che vengono contestualmente editati i primi due libri elettronici del catalogo. Sono Le cronache di Parmia di Adamo Lanna e Ottanta lettere di Mitia Chiarin.