Omaggio a... Kahlil Gibran

Creato il 02 ottobre 2011 da Manuela Raganati Bhoblog


E un giovane disse: Parlaci dell'amicizia.
Ed egli rispose:
L'amico è il vostro bisogno corrisposto.
E' il campo che seminate con amore e mietete rendendo grazie.
E' la vostra mensa e il vostro focolare;
Perchè a lui giungete affamati e in cerca di pace.
Quando l'amico vi dice quel che pensa, non abbiate timore di
dire il no, o il sì, che sono nella vostra mente.
E quand'è silenzioso, il vostro cuore non cessi di ascoltare
il suo cuore;
Giacchè nell'amicizia, senza parlare, tutti i pensieri e i desideri
e aspettative nascono e vengono condivisi con gioia non acclamata.
Quando lasciate l'amico, non rattristatevi;
Perchè ciò che di più amate in lui può sembrarvi più chiaro
durante la sua assenza, come la montagna allo scalatore
appare più nitida dal piano.
E fate che nell'amicizia non vi sia altro fine, se non l'approfondimento
dello spirito.
Poichè l'amore che cerca una qualunque cosa che non sia la rivelazione
del proprio mistero non è amore, ma una rete gettata in avanti:
e si piglia solo ciò che è senza profitto.
E che il meglio di voi sia per l'amico vostro.
S'egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca
pure il flusso.
Poichè che amico è mai il vostro che lo dobbiate cercare nelle ore
d'ammazzare?
Cercatelo sempre nelle ore da vivere.
Gicchè è il suo bisogno a colmare il vostro bisogno, ma non il vostro
vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia fate che vi siano risate e piaceri condivisi.
Perchè è nella rugiada delle piccole cose che il cuore
trova il suo mattino
e si ristora.
(da Kahlil Gibran, Il profeta, Milano, Feltrinelli, 1991, pp.57-58)

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