Si racconta che Laika, un incrocio fra un husky siberiano e un terrierper, aveva l'età di tre anni, quando fu reclutata, per la sua docilità, tra altri animali vagabondi nella fredda città di Mosca.
Laika fu cremata l'8 aprile del 1958, quando lo Spuntik-2 perse velocità e rientrò nell'atmosfera, consumandosi in un ultimo, piccolo falò delle vanità ideologiche e della crudeltà umana. Tre anni dopo, il 12 aprile del '61, un essere umano dal coraggio ultraterreno, Yuri Gagarin la seguì, sapendo che avrebbe potuto fare la fine della cagnetta che l'aveva preceduto e che era stata sacrificata per lui, da un regime che trattava gli uomini come cani e dunque i cani come gli uomini. Troppo tardi per fare compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.
Nell’ottobre del 2002, nel corso di un convegno spaziale a Houston, lo scienziato Dimitri Malascenkov, che partecipò alla realizzazione del lancio dello Sputnik con a bordo la cagnetta, affermò che la versione diffusa fino a quel momento sulla morte di Laika dopo qualche ora dal lancio con una pozione velenosa, pronta in cabina per lei nel caso le cose fossero andate storte (e così andarono), era una tremenda bugia. La cagnetta, in realtà, era morta dopo 5-6 ore per stress termico, quando per un guasto all’impianto di termoregolazione la temperatura schizzò dai 16 ai 41 gradi, facendo guaire la cagnetta e facendo diventare i suoi battiti sempre più flebili. Leg Gazenko, il ricercatore che partecipò al tirocinio di Laika, a distanza di tempo afferma: “Più tempo passa e più mi rammarico per la nostra scelta. Non era proprio necessaria. Da quella missione non abbiamo imparato tanto da giustificare la tragica fine di quel cane”.
OMAGGI A LAIKA
Nel 1997 l'istituto aerospaziale di Mosca decise infatti di aggiungere ai nomi dei cosmonauti morti anche quello di Laika, dedicando all'animale una targa apposita. Inoltre furono numerosi i francobolli dedicati a Laika e per un certo periodo persino delle sigarette e delle confezioni di cioccolato furono nominate in suo onore. Nel 1987 una rock band finlandese decise di chiamarsi Laika & The Cosmonauts.
Infine il 9 marzo 2005 un piccolo fazzoletto di suolo marziano nei pressi del cratere Wostok su Marte, sul quale la sonda Opportunity stava effettuando dei prelievi, fu nominato (seppure in modo non ufficiale) Laika.
Le gesta dell’eroica cagnetta, dunque, non sono state dimenticate, tanto che proprio di recente la Russia a deciso di dedicare a Laika una statua vicino all’Istituto di Medicina Militare di Mosca.
Il monumento è stato inaugurato alla vigilia della Giornata del Cosmonauta, celebrata in Russia per ricordare il viaggio spaziale di Yuri Gagarin il 12 Aprile 1961, e scienziati e professori hanno reso omaggio con dei fiori all’eroina a quattro zampe, garantendo alla Russia che Laika non verà dimenticata!
Ciao Laika ... riuscirai mai a perdonarci?