Omaggio a Mandelbrot

Da Fantasceslong
Come tutti quelli che hanno praticato un minimo di matematica e/o di informatica nella loro vita, anche io ho subito in gioventù la fascinazione delle geometrie frattali: la scorsa settimana ho appreso che Benoit Mandelbrot è morto nei giorni scorsi per un cancro al pancreas. Aveva 85 anni.
Un'altra delle cose che mi affascinano è la necessità di saperne di più sui retroscena della vita di persone apparentemente normali, ma la cui mente ha disvelato conoscenze che sono poi andate ad alimentare il motore del progresso tecnico-scientifico dell'uomo. Si tratta di storie spesso più affascinanti della finzione, proprio per la loro realtà. In questa ricerca, Wikipedia è di certo di aiuto.
Infine, grazie a Gravità Zero, vi propongo un video in cui Mandelbrot, con il suo accento francese e la sua simpatica quiete di scienziato ottuagenario, sviluppa un tema da lui già discusso in un TED nel 1984: l'estrema complessità della ruvidezza e il modo in cui la matematica frattale può trovare l'ordine in pattern che apparentemente sono incredibilmente complicati.

In rete è inoltre disponibile il podcast della sua "Lectio Magistralis" dal titolo "Il liscio, il ruvido e il meraviglioso" presentata durante il Festival della Matematica a Roma il 19 marzo 2007 .

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