Omaggio a Walter Bonatti

Da Littleelo
Walter Bonatti è morto il 13 settembre. Domani Vanity Fair gli dedica questa copertina. Una scelta bellissima, che magari farà conoscere ancora a più persone questo grande alpinista, viaggiatore, scrittore.
Mi sono appassionata alla figura di Bonatti quando decisi di compilare la mia tesina per l'esame di giornalismo proprio sulla famosa "querelle" sorta dopo l'ascesa e la conquista della vetta del K2 (1954) tra lui, Compagnoni e Lacedelli. Mi sono letta i suoi (e quelli dei suoi compagni d'impresa) libri sulla vicenda, ho letto incredula di come Bonatti (con le attrezzature degli anni '50) sia potuto sopravvivere a una notte di bufera di neve all'addiaccio, a 8000 metri di altezza, nel niente più assoluto. Mi ha persuaso e convinta quando ha continuato a battersi perché anche il CAI riconoscesse la verità su quell'ascesa.
Un uomo tutto d'un pezzo, una figura che su di me - che amo la montagna, la sua grandezza e l'umiltà che ti impone - esercita anche oggi senso di rispetto e ammirazione. E di questi tempi non è poco.

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