Oman: 8 Motivi per Partire

Da Sunday @EliSundayAnne

Il Sultanato dell’Oman è un paese unico tra quelli della Penisola Arabica: incontaminato e autentico, chi si aspetta di trovare un’altra Dubai resterà piacevolmente sorpreso. Se siete di quelli che alla parola Oman strabuzzano gli occhi smarriti e non sanno indicarlo sulla cartina, prima procuratevi un atlante (e possibilmente studiatelo), poi leggete i motivi per cui vale la pena di considerare questo paese gentile e interessante, quale meta per una vacanza indimenticabile e in pieno relax.

1) Sultano

L’Oman è una monarchia assoluta. Dalla sua ascesa al trono nel 1970, il Sultano Qaboos Bin Said ha richiamato tutti gli omaniti che avevano lasciato l’Oman a tornare e unirsi a lui nella ricostruzione del paese. L’ha così trasformato da uno stato medievale a un paese nuovo, costruendo da zero sanità, istruzione, strade e rapporti con l’estero. Dal 1988 ha sostituito la forza lavoro degli espatriati con personale locale: nessun taxista, ad esempio, può essere indiano o pachistano, bensì solo omanita. La tolleranza è la base del sultanato: l’alcool è consentito negli alberghi e nei ristoranti, la carne di maiale è venduta nei supermercati e ognuno è libero di scegliere. Gli edifici del paese non possono superare i sei piani (salvo concessioni straordinarie), e ogni edificio deve richiamare l’architettura araba tradizionale. Nessun grattacielo, quindi: venire in Oman è come entrare in un grande (e più moderno) paesaggio del presepe. Solo questo vale una vacanza.

Una curiosità: la benzina qui costa circa 25 centesimi di euro al litro.

2) Clima

Da ottobre ad aprile l’Oman è caratterizzato da un clima mite, ideale per chi desidera prendersi una pausa dall’inverno italiano. Le temperature oscillano dai 26 ai 36 gradi centigradi, un clima piacevole e non troppo caldo per visitare il paese e riprendersi dalle nebbie e il ghiaccio nostrani. In particolare, il sud del paese gode di estati fresche e temperature moderate, grazie alla stagione dei monsoni. Sconsiglio invece aggirarsi per l’Oman da maggio a settembre, quando il termometro può toccare i 48 gradi.

3) Franchincenso

Negli shopping mall e nelle case, nei ristoranti e nelle moschee, l’aria è spesso intrisa di questa resina aromatica ricavata dalle piante del genere Boswellia, che cresce nella regione meridionale del Dhofar e si dice sia stata il motivo di alcuni viaggi di Marco Polo e Lawrence d’Arabia nella regione. Le particolari condizioni climatiche e geologiche della regione fanno sì che la Boswellia Sacra produca la più pregiata qualità di franchincenso, un tempo equiparato all’oro per valore e prestigio. Impossibile resistere al suo profumo intenso, sensuale e spirituale insieme, che, bruciato con mirra, sandalo e gelsomino, regalano a noi viaggiatori sensazioni d’Oriente e di tempi antichi.

4) Monti, deserto e mare

L’Oman offre uno spettacolo naturale senza eguali: un deserto di dune sabbiose, la catena montuosa dell’Hajar dai colori che sfumano dal bronzo al verde al grigio, un mare blu ricco di pesci che bagna spiagge deserte e sabbiose, o suggestive formazioni rocciose, e piane costiere tra le montagne e il mare. Quest’ultimo è caratterizzato anche dalla forte presenza di plancton, che rende le onde luccicanti nelle notti senza luna. In Oman sopravvivono inoltre cinque specie di tartarughe di mare, tra cui le tartarughe verdi. E’ possibile ossservare queste tartarughe di più di 130 kg quando, la notte, escono dall’acqua per andare a scavare buche nella sabbia in cui deporre le uova, che si schiuderanno circa 55 giorni dopo permettendo ai piccoli di uscire e guadagnare il mare. Per approfondimenti, potete visitare il sito ufficiale del turismo del Sultanato dell’Oman.

5)  Muscat

Toglie il fiato la vista della capitale là dove le montagne color bronzo incontrano il blu intenso del mare. Il porto di Muttrah che si affaccia sul Golfo dell’Oman, un tempo centro del commercio di spezie, oro, caffè e metalli preziosi, colpisce per i tanti gabbiani che si librano in volo sulla lunga e rotonda Corniche, una delle coste più affascinanti della Penisola Arabica. Da visitare il souq di fronte al porto, per acquistare franchincenso e mirra, oro, argento e pashmine, nonchè per curiosare tra i volti e i costumi di donne e uomini omaniti che passeggiano tranquilli per le vie. Infine, la Grande Moschea Sultano Qaboos, visitabile anche dai non-musulmani, che svetta maestosa con il suo minareto principale alto 90 metri e gli altri quattro di 45 metri, che simboleggiano i cinque pilastri dell’Islam. Costruita e finanziata da Sua Maestà per i sui 30 anni di sultanato, sorpassa in dimensioni e ricchezze del materiale anche la moschea di Casablanca inaugurata nel 1993 da re Hassan del Marocco. Imperdibile.

6)  Tranquillità

Ciò che colpisce sfogliando un quotidiano omanita è la quasi assenza di notizie di uccisioni, crimini, furti e violenze, e non perchè si cerchi di nascondere la realtà:  il tasso di criminalità del paese è molto basso. Se si pensa che nel 2000 il tasso di furto era del 2.58 (ma 144.92 negli Stati Uniti), si capisce subito quanto l’Oman sia un paese sicuro da visitare. La tranquillità non deriva però solamente dal basso tasso di criminalità, bensì anche dalla popolazione, che con i suoi ritmi lenti e la gentilezza infonde sensazioni di calma e quiete in noi occidentali sempre di corsa. Questo è visibile anche visitando il Muttrah souq: nessuno insisterà mai per vendervi qualcosa, o vi rincorrerà per imporvi un prezzo: è il compratore che decide se acquistare o lasciare perdere, in pieno rispetto e tranquillità.

7) Abbandono dei pregiudizi

Un viaggio in Oman significa avere la fortuna di tornare a casa più leggeri: qui ci si può liberare di tanti pregiudizi che circondano il mondo arabo in generale, e l’Islam in particolare. Smettiamola di pensare che la donna sia considerata inferiore all’uomo in tutti i paesi del Golfo (e non solo): qui in Oman le donne non camminano dietro agli uomini bensì fianco a fianco e anche per mano; il velo sul capo non è imposto bensì c’è libertà di scelta; le donne guidano, lavorano e occupano posti importanti nella società, e per questo sono spesso invidiate da altri paesi islamici. Non esiste integralismo, qui: gli omaniti sono per la maggior parte musulmani ibaditi che condannano la violenza e gli scontri religiosi.

8) Cielo

Mai ho visto un cielo così rilassante. So che questo non è un aggettivo tipicamente usato per descrivere albe e tramonti, ma ben si addice ai cieli d’Oman. Quando in cielo si aggirano delle nuvole, al tramonto si possono osservare fasce colorate di luci e ombre da lasciare senza fiato. Quando invece il cielo è sereno, l’ora del tramonto è il momento più bello per alzare gli occhi e lasciarsi invadere da un cielo azzurro carta da zucchero che, insieme a morbide scie arancioni, regalano serenità e un senso di pace. Inoltre, campeggiando la notte sulla spiaggia o nel deserto, il cielo regala uno spettacolo ineguagliabile di mille stelle stagliate nel cielo nero: in Oman si può ancora godere della maestosità del cielo senza traccia di inquinamento luminoso.

  • Documenti per entrare in Oman: Il visto turistico si fa all’arrivo in aeroporto, con un passaporto dalla validità di almeno 6 mesi posteriore alla data del viaggio. Si può richiedere un visto di dieci giorni,  il cui costo è pari a 5 OMR – Omani Rial (circa 10 euro),  oppure di trenta giorni, il cui costo è di 20 OMR (circa 40 euro). Si può pagare in euro o in dollari; se si vuole pagare con carta di credito, viene applicata una commissione di 3.50 OMR.
  • Come arrivare: Molti sono i voli che dall’Italia partono per l’Oman. Io consiglio i voli economici Expedia, in quanto si trovano sempre offerte vantaggiose. Parola di blogger in viaggio da mesi con un budget limitato.

Allora, cosa aspettate a preparare la valigia e venirmi a trovare?

Leggete anche: Oman An Oasis in the Desert (larkycanuck.com)


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