Omero gatto nero

Creato il 28 luglio 2010 da Kikka

Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 2010
Costo del Libro: dai 18.90 €
A cura di: Gwen Cooper

MEKE:
adoro i gatti, e chi segue questo blog non può non essersene reso conto, visto il numero di libri su questo argomento che sono riuscita a recensire nel giro dei due o tre anni che scrivo.
spesso ho trovato libri divertenti, altre volte istruttivi, sempre piacevoli, anzi quasi sempre perché almeno uno mi ha lasciato al quanto indifferente, ma due in assoluto mi hanno commosso e coinvolto come non mai.
il primo è stato "io e Dewey" che lessi l'anno scorso e che mi fece piangere sulle sue pagine, a volte di gioia a volte di dolore.
ed il secondo è questo splendido libro di una scrittrice americana, Omero il gatto nero.
il fatto stesso che un animale con una menomazione come la sua, completamente cieco dai primi giorni di vita, possa divenire una furia della natura, pieno di vita e di gioia, è di per se un miracolo che anche una vecchia atea come me riesce a vedere.
ma unirci il fatto che questo piccolo fortunato animale, e non dico fortunato a vuoto visto che ha trovato chi lo ama con tutto il cuore, sia riuscito a migliorare la vita della sua padrona, ed anche , se pur in minima parte, di chi lo a conosciuto, ha qualcosa che diventa superumano, qualcosa che trascende la realtà ed entra nella leggenda. perché se un piccolo gatto cieco può diventare quasi indipendente, un feroce cacciatore di insetti, uno strenuo difensore della sua padrona persino dall'attacco di ladri notturni, allora ognuno di noi può veramente plasmare il proprio destino come più preferisce, perché se lui ha quella forza essendo uno scricciolo di meno di due chili, su quattro zampe e diversamente vedente, allora cosa ci si pone come ostacolo a noi, grandi e grossi ed assolutamente abili?
una cosa soprattutto mi ha conquistato.
anche se in forma estremamente minore, la sua stria mi ha ricordato un poco quella del mio cuccolone, Merlino, uno splendido maschione, nero come lui, che trovai a soli quindici giorni di vita con la coda spezzata ed il destino diretto verso un gattile che di li a poco venne spazzato da una forma virulenta di fip che decimò i gatti.
se non lo avessi visto io, se non avessi deciso di prenderlo con me, se non fossi stata decisa ad affrontare anche la sua sospetta infermità alle zampe posteriori, che poi invece si rivelò inesistente una volta che tagliammo via quella coda mezzo strappata che gli pendeva inerte e dolorosissima... ogni volta che lo guardo, mentre con sguardo adorante mi miagola dal letto alla disperata ricerca di coccole da parte della mamma penso quello che poteva succedere al mio pezzettino di cuore e ringrazio il cielo di averci fatto incontrare.
un libro splendido, da leggere a tutti i costi sia che si amino i gatti, sia che si sia solo curiosi.

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