Nelle organizzazioni pubbliche e private e nell'ambito sociale possiamo incontrare di frequente delle persone che preferiscono restare passive ed in silenzio nei confronti degli atteggiamenti di prevaricazione ed abuso di potere di dirigenti, responsabili e colleghi di lavoro. Nel post numero trentasei ho ricordato che le persone tendenzialmente omertose accettano la sottomissione ad un potere dirigenziale divenuto patologico. Questo fenomeno e` causato spesso dal timore per l'incolumita` fisica o psichica propria e dei familiari oppure dalla paura di perdere il posto di lavoro, i privilegi ed i beni materiali o di subire una persecuzione giudiziaria dai gruppi dirigenti. L'essere umano ha spesso paura di affermare i propri diritti e la verita` oppure tutelare la giustizia ed agire per il benessere della comunita` quando ha un attaccamento eccessivo a cose e persone. Questo atteggiamento umano di fragilita` relazionale interiore rende disponibili gli spazi per lo sviluppo di un potere dirigenziale patologico nelle organizzazioni e nella comunita`. Il potere ha bisogno anche di un grado elevato di omerta` delle persone per invadere e dominare i diritti umani e gli spazi altrui. Le persone che vogliono crescere insieme alla societa` in modo sano e costruttivo dovrebbero facilitare la scoperta della verita`, delle ingiustizie e degli abusi di potere. La paura di essere veri e reali puo`essere superata affidandosi alle proprie risorse interiori piu` evolute che trasformano gradualmente l'essere umano in una persona saggia, sapiente e capace di affrontare e risolvere problemi interpersonali e sociali complessi. La saggezza e la sapienza possono essere sviluppate dalle singole persone o dai gruppi anche per tutelare se stessi e la comunita` dall'invadenza del potere patologico e per ridurre i danni economici, professionali e relazionali prodotti alle organizzazioni pubbliche e private.
Omerta` e sviluppo patologico del potere dirigenziale (seconda parte).
Creato il 17 gennaio 2013 da Lucap12 @lucapittioniPotrebbero interessarti anche :