L'autopubblicazione detta, ancora una volta, nuove regole al già rigido e complesso mondo dell'editoria anche nel nostro paese. Ormai sono le case editrici ad adattarsi al mercato e non più a controllarlo, più o meno... Internet ha reso tutto questo possibile e penso che in questi ultimi anni i casi a riguardo stiano diventando sempre più numerosi.Romanzi che sono già un caso sulla rete e quindi con un alto numero di lettori, i quali, tramite il loro passaparola, ne vanno a decretare il successo. Viola Veloce si è aggiudicata il podio delle classifiche grazie alla quantità di copie vendute su Amazon, il tutto in modo indipendente, per poi vendere i diritti alla Mondadori. Io dico: non male! Nella speranza che molti altri autori emergenti possano avere la stessa sorte. Per ora dico: brava Viola! Ho letto il libro già da un qualche giorno e ancora mi è rimasto piacevolmente in mente. Omicidi sul luogo di lavoro. Un'azienda che si trova al centro dell'attenzione a causa dello sfortunato evento che vede coinvolti i propri dipendenti. Alcuni di essi da spettatori/attori e altri, meno fortunati, da vittime. Francesca Zanardelli è la protagonista e la narratrice del racconto. Un'impiegata che, al ritorno da una banalissima pausa pranzo, trova il cadavere della sua collega nel bagno dell'azienda. Francesca non amava particolarmente la sua compagna di scrivania ma lungi da lei il pensiero di volerla trovare stecchita sul pavimento di un bagno con una corda legata al collo! Da quel momento in poi la vita della protagonista e di tutta l'azienda cambierà radicalmente. L'attenzione dei media e la continua pressione della Polizia per risolvere il caso getterà nel caos quella routine tipica e senza colore che contraddistingue il mondo degli uffici. I vari ranghi dell'azienda saranno chiamati a collaborare con la polizia, nessun escluso. Nuove dinamiche di collaborazione entreranno a far parte del quotidiano dell'azienda, complice i paranoici sospetti che ognuno di loro nutre verso chiunque.Un secondo omicidio, complicando maggiormente le cose, getterà la protagonista ancor più nello sconforto, visto che la vittima era, ancora una volta, seduta proprio di fronte a lei, esattamente come la precedente. Questo libro mi è piaciuto e dopo averlo terminato ho compreso il successo che ha avuto sulla rete. Lo consiglio vivamente e vi invito a portarlo con voi in vacanza. Un giallo che mantiene i suoi schemi con l'aggiunta di un certo comico/drammatico ma efficace, tiene incollato il lettore, ansioso di scoprire l'epilogo di questa serie di omicidi. L'autrice di questo libro ha anche un BLOG che vi consiglio di leggere. Io ho iniziato a controllarlo regolarmente e l'ho inserito nei miei feed per ricevere gli aggiornamenti. I suoi post sono scritti bene e trattano argomenti cari a tutti noi di quella classe media in declino come la definisce la stessa Viola Veloce in uno dei suoi ultimi post.Come ho già più volte detto nel mio blog, fare il critico non è il mio mestiere, sono solo un lettore che vuole descrivere le sue esperienze di lettura con un pubblico più vasto di quattro amici seduti al bar. E' proprio venendo in contatto con persone come Viola Veloce che mi rendo sempre più conto quanto bene la vita possa essere descritta attraverso la letteratura, qualsiasi sia il suo genere.
L'autopubblicazione detta, ancora una volta, nuove regole al già rigido e complesso mondo dell'editoria anche nel nostro paese. Ormai sono le case editrici ad adattarsi al mercato e non più a controllarlo, più o meno... Internet ha reso tutto questo possibile e penso che in questi ultimi anni i casi a riguardo stiano diventando sempre più numerosi.Romanzi che sono già un caso sulla rete e quindi con un alto numero di lettori, i quali, tramite il loro passaparola, ne vanno a decretare il successo. Viola Veloce si è aggiudicata il podio delle classifiche grazie alla quantità di copie vendute su Amazon, il tutto in modo indipendente, per poi vendere i diritti alla Mondadori. Io dico: non male! Nella speranza che molti altri autori emergenti possano avere la stessa sorte. Per ora dico: brava Viola! Ho letto il libro già da un qualche giorno e ancora mi è rimasto piacevolmente in mente. Omicidi sul luogo di lavoro. Un'azienda che si trova al centro dell'attenzione a causa dello sfortunato evento che vede coinvolti i propri dipendenti. Alcuni di essi da spettatori/attori e altri, meno fortunati, da vittime. Francesca Zanardelli è la protagonista e la narratrice del racconto. Un'impiegata che, al ritorno da una banalissima pausa pranzo, trova il cadavere della sua collega nel bagno dell'azienda. Francesca non amava particolarmente la sua compagna di scrivania ma lungi da lei il pensiero di volerla trovare stecchita sul pavimento di un bagno con una corda legata al collo! Da quel momento in poi la vita della protagonista e di tutta l'azienda cambierà radicalmente. L'attenzione dei media e la continua pressione della Polizia per risolvere il caso getterà nel caos quella routine tipica e senza colore che contraddistingue il mondo degli uffici. I vari ranghi dell'azienda saranno chiamati a collaborare con la polizia, nessun escluso. Nuove dinamiche di collaborazione entreranno a far parte del quotidiano dell'azienda, complice i paranoici sospetti che ognuno di loro nutre verso chiunque.Un secondo omicidio, complicando maggiormente le cose, getterà la protagonista ancor più nello sconforto, visto che la vittima era, ancora una volta, seduta proprio di fronte a lei, esattamente come la precedente. Questo libro mi è piaciuto e dopo averlo terminato ho compreso il successo che ha avuto sulla rete. Lo consiglio vivamente e vi invito a portarlo con voi in vacanza. Un giallo che mantiene i suoi schemi con l'aggiunta di un certo comico/drammatico ma efficace, tiene incollato il lettore, ansioso di scoprire l'epilogo di questa serie di omicidi. L'autrice di questo libro ha anche un BLOG che vi consiglio di leggere. Io ho iniziato a controllarlo regolarmente e l'ho inserito nei miei feed per ricevere gli aggiornamenti. I suoi post sono scritti bene e trattano argomenti cari a tutti noi di quella classe media in declino come la definisce la stessa Viola Veloce in uno dei suoi ultimi post.Come ho già più volte detto nel mio blog, fare il critico non è il mio mestiere, sono solo un lettore che vuole descrivere le sue esperienze di lettura con un pubblico più vasto di quattro amici seduti al bar. E' proprio venendo in contatto con persone come Viola Veloce che mi rendo sempre più conto quanto bene la vita possa essere descritta attraverso la letteratura, qualsiasi sia il suo genere.
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