Non trova pace l’anima dell’attivista gay ugandese David Kato, l’uomo brutalmente ucciso pochi giorni fa. Com’è noto, l’omicidio di questa importante personalità della comunità Lgbt ugandese è stato frutto esclusivamente della dilagante omofobia di questo Paese, dove la comunità gay vive ogni giorni serissimi rischi. Nei giorni scorsi si sono tenuti i funerali di questa ennesima vittima dell’odio omofobico, ma neanche in quell’occasione la sua memoria è stata rispettata.
Durante il funerale sono infatti nati dei disordini a causa della predica dal tono palesemente omofobo fatta dal sacerdote, al quale gli amici ed attivisti gay della vittima hanno strappato di mano il microfono.
“Kato se ne è andato, ma i membri del suo gruppo sono guasti, dovrebbero pentirsi e rivolgersi nuovamente a Dio”, aveva affermato il sacerdote durante la funzione, facendo infuriare i presenti. La cosa pazzesca è che con queste parole sembra che il religioso abbia voluto in qualche modo dare una ragione all’orrendo omicidio dei giorni scorsi.
Durante il funerale gli abitanti del posto hanno difeso il prete omofobo, urlando delle offese antigay, mentre d’altra parte gli attivisti gay difendevano la memoria e gli sforzi di un uomo che ha sempre fatto molto per la comunità, e che ha fatto una fine davvero tragica e orribile.
Fonte: http://www.gaywave.it/articolo/omicidio-di-david-kato-disordini-ai-funerali-dell-attivista-gay/27513/
Che razza di gentaglia...nemmeno davanti alla morte, una morte orrenda, si mettono una mano sulla coscienza o meglio ancora: si mettono a tacere!!!
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta
Magazine Mondo LGBTQ
I suoi ultimi articoli
-
Se «gay» è un’infamia pure da morti
-
Non bisogna essere per forza gay per subire atti omofobici...basta che qualche omofobo creda tu lo sia. Ciao Andrea
-
Le lettere sul ragazzo suicida a Roma
-
Studente suicida, la mamma: "Lo hanno crocefisso". Napolitano accusa: "Omofobia intollerabile".