E’ stato arrestato dai carabinieri Alessandro Loiacono, 32 anni. A Loiacono viene mossa l’accusa di aver ucciso Belsito.
Ricordiamo che Franco Domenico Belsito, era un piccolo imprenditore edile di 52 anni , originario di Sant’Onofrio, provincia di Vibo Valentia da tempo però residente a Gavi.
Loiacono anche lui originario del vibonese intratteneva rapporti di lavoro con Belsito e il movente sarebbe da trovare in un rapporto di lavoro, Loiacono avrebbe anche raccontato di aver agito esclusivamente per “per legittima difesa”. Loiacono è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, in concorso con altre persone, ancora da identificare.
Secondo quanto si apprende da fonti stampa reperite online Loiacono avrebbe dichiarato di aver ricevuto una visita di Belsito nel capannone dove lavorava ed il Belsito , così si legge: ”Mi ha mostrato un foglio ordinandomi di firmarlo per cedergli la mia attività. Io non ho accettato, lui mi ha aggredito con violenza e per difendermi gli ho lanciato un attrezzo, che lo ha colpito alla testa, uccidendolo”. Insieme ad un’altra persona Loiacono avebbe portato il corpo del Belsito a Lumonferrato ed avrebbe consegnato le chiavi della vettura ad una persona quella che poi avrebbe chiamato ai carabinieri.
Poi ci sarebbe una richiesta di 150mila euro, delle minacce forse.
Fatto sta che intorno alle versioni è ancora in corso l’attività di indagine infatti sembrerebbe che dalle riprese delle telecamere posizionate nel paese a Lu Monferato sarebbe emersa una terza versione differente
da tutte le altre.