foto libero.it
Svolta nell’omicidio di Giorgia Padoan, la 20enne uccisa nella sua casa in Barriera di Milano a Torino il 9 febbraio del 1988.
La polizia di Torino ha perquisito l’abitazione di un ex compagno di universita’ di Giorgia Padoan, un coetaneo della ragazza incensurato e al di sopra di ogni sospetto.
A quanto si apprende a portare all’uomo sarebbero nuovi elementi raccolti e pare che l’assassino abbia agito per raptus. L’uomo è’ stato iscritto nel registro dagli indagati dal pm Enrica Gabetta per l’ipotesi di omicidio volontario. Le indagini sono state condotte dalla squadra ‘cold case’ della squadra mobile.
Giorgia Padoan venne strangolata con una catenina e l’assassino, prima di fuggire dall’appartamento lasciando un’impronta numero 44 nel caffè caduto sul pavimento, aprì il gas e mise a soqquadro la casa. Il corpo senza vita di Giorgia Padoan venne trovato, mezzo nudo, dalla madre della ragazza nella sua casa in via Gottardo.
Gli inquirenti non riuscirono però ad arrivare ad una soluzione, oggi a 25 anni dall’omicidio, si apre una nuova pista.
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