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Omicidio Sarah Scazzi, Cassazione: insussistenti indizi per Sabrina Misseri e Cosima Serrano

Creato il 11 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Michele Pacella il 11 ottobre | ore 19 : 07 PM


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Depositate le motivazioni della Cassazione, in merito alla decisione, presa il 26 settembre scorso, di annullare con rinvio le ordinanze di custodia cautelare in carcere ai danni rispettivamente, di Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri. Le due donne si trovano attualmente in carcere con l’accusa di aver ucciso Sarah Scazzi nell’estate del 2010.

Le motivazioni, contenute in oltre 40 pagine, sono state depositate ventiquattro ore fa, lunedì 10 ottobre. In base a quanto contenuto in queste ultime, emergerebbero ancora ulteriori misteri per quanto concerne l’omicidio di Sarah Scazzi, la ragazza 15enne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto del 2010. Un delitto che da oltre un anno sta tenendo banco nelle cronache italiane. Nel verdetto emesso il 26 settembre scorso, la Cassazione aveva annullato con rinvio (al Tribunale del Riesame), le ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti della cugina di Sarah, Sabrina Misseri, e di sua madre, Cosima Serrano (zia di Sarah Scazzi). In quell’occasione erano state quindi accolte le richieste della difesa delle due donne, e il tutto era stato quindi rimandato al Tribunale del Riesame. Madre e figlia sono pertanto rimaste in carcere proprio in attesa di tale rinvio. Ebbene, in base alla motivazione depositata dalla Corte Suprema, sarebbero insussistenti gli indizi a carico di Sabrina e Cosima, per quanto concerne le accuse di omicidio e sequestro di persona. E ciò è dovuto al fatto che non sono state chiarificate con certezza, le azioni compiute dalle due accusate il giorno del 26 agosto,nell’arco di tempo compreso tra le 14 e le 14 e 42 minuti. Pochi minuti, ma fondamentali poiché, proprio in quel lasso di tempo sarebbe avvenuto l’omicidio della 15enne. Per ciò che concerne la posizione di Sabrina Misseri, la Cassazione ha sottolineato come, a suo carico, i giudici avrebbero emesso due diverse ordinanze: una per aver ucciso Sarah Scazzi con la complicità del padre (Michele Misseri), e l’altra con la complicità della madre (Cosima Serrano, appunto). Quest’ultimo punto, stando alle motivazioni della Cassazione, creerebbe un problema di tenuta logica dell’intero impianto accusatorio. Nelle ordinanze di custodia cautelare ci sarebbero quindi discrasie sulle posizioni di entrambe le donne accusate. L’unica accusa che resterebbe in piedi, alla luce di quanto motivato dalla Suprema Corte, sarebbe quella, rivolta sia a Cosima che a Sabrina, della soppressione del cadavere di Sarah Scazzi.

Novità importanti, quindi, quelle emerse dalle 40 pagine di motivazioni consegnate ieri, e che contribuiscono ad aumentare l’alone di mistero attorno all’intera vicenda, e soprattutto riguardo a tutti i protagonisti del grave episodio di cronaca nera dell’agosto 2010.


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