Leggo il post di Queenfather e non avendo tv scopro la scenetta di cattivo gusto andata in onda durante il festival di Sanremo.
Marco è incazzato come una iena. Giustamente.
La scena rappresentata è composta da due ragazzi, una coppia che più che due omosessuali sembrano due oche isteriche appena uscite dalla centrifuga.
Marco è incazzato. E’ giusto. Il suo malessere è forse acuito dall’argomento che lo riguarda in prima persona.
Difficilmente uso la parola omosessuale, difficilmente gay. Sono parole che in me muovono vergogna.
Vergogna perchè come spesso mi è capitato nella vita, cercano di vincolare la visione umana a grandi categorie.
Un pò come quando alle elementari il capoclasse alla lavagna scriveva “Buoni – Cattivi”
Non ti sei mai vergognato leggendo i giornali italiani?
- “investito disoccupato”
– “bidello non torna a casa”
– “piastrellista sorpreso a rubare carne al supermercato!”
Siamo una nazione di luoghi comuni e di schifosi classisti. Se qualcosa non ricade in una categoria non riusciamo ad appassionarci.
I politici tutti ladri, i poliziotti tutti onesti, gli statali ladri, gli impresari ladri, i militari tutti santi uomini, i pastori sardi si accoppiano con le pecore (cit. Paolo Villaggio), Siciliani mafiosi, Lombardi staccanovisti, Ebrei avari, comunisti mangiabambini, sassaresi impiccababbo, cagliaritani mauritani e blah e blah.
Stiamo appena uscendo dal medioevo, o forse non ne siamo ancora del tutto usciti.
Ci dimentichiamo che in Italia il suffragio universale è datato 1946!
Ci dimentichiamo che in Italia risiede la Chiesa Cattolica, colpevole come tante altre religioni, di divinizzare libri maschilisti dalla penecrazia imperante! Ricordate Benigni nello schatck che dice a Mosè “…ma voi avete dei problemi con le donne!” pensa tu che la bibbia non contemplando l’omosessualità automaticamente la bandisce e la demonizza!
Marco, in Italia i preti durante il corso prematrimoniale, ti spiegano i fondamenti di un matrimonio duraturo.
Divago un attimo per raccontarvi che durante il nostro corso prematrimoniale, una ragazza chiese:
“padre, dopo il matrimonio è giusto che marito e moglie mantengano la propria individualità?”
“figliuola” risponde lui “è giusto che i coniugi si ritaglino i propri spazi. L’uomo per esempio può andare a caccia o a giocare a calcetto che lo rinvigorirà per quando farete all’amore” pensa un attimo “la donna per esempio potrà fare la catechista o la dama di carità”
That’s could be Italy…
Marco questo non vuole essere un post di consolazione. Forse vuole essere invece un supporto alle tue preoccupazioni.
Hai ragione quando dici che la TV è la prima forma culturale italiana.
Quando B disse che bisognava considerare la situazione all’Aquila come un camping estivo (vd. video) litigai con mio padre perchè Rita dalla Chiesa a Forum disse che era tutta una montatura dei giornali, B. lo aveva detto ad un bimbo per tranquillizzarlo.
Inutile cercare di spiegargli che Forum non è un programma di cultura generale! Il problema non è mio padre ma gli input che vengono trasmessi alle persone.
Sanare gli evasori fiscali significa che rubare non è reato.
Sanare gli abusi edilizi significa che avere 60 mq è da sfigati.
Non licenziare chi timbra il cartellino anche per gli altri significa che furbo è bello.
Siamo una nazione di controsensi e mi chiedo perchè cazzo ti viene anche il dubbio e ti chiedi… “se tornassi in Italia?”
Chiudo il mio sproloquio con un’altra cosa che in questi giorni mi ha fatto veramente girare le balle!
Una ragazza, a radio 105, con Alessandro Cattelan, ha criticato il fatto che una radio di siffatta importanza pubblicizzi il gioco d’azzardo legalizzato statale.
Alessandro Cattelan che ascolto sempre, fa un programma leggero e simpatico, ha risposto che non c’è nulla di male, le radio vivono di pubblicità e poi “è legale!”
Alessandro, io ti stimo ma ti vorrei ricordare che il fatto che una cosa sia legale o meno non vuol dire in tutta coscienza sia giusta.
Le leggi del ventennio dicevano che era legale uccidere un ebreo ma non per questo era giusto.
Le leggi arabe dicono che lapidare una donna sia legale ma non per questo sia giusto.
Dovremmo smetterla di nasconderci dietro il concetto di “è legale” perchè in Italia è legale anche rubare ma non per questo è giusto.
Marco, se vuoi tornare in Italia con la tua famiglia aspetta il 4210.
In Italia i buzzurri spiegano ai propri figli che l’omosessualità è una malattia contaggiosa e che i genitori omosessuali insegnano ai propri figli ad essere omosessuali e non ad essere se stessi.
Per finire chiudo con:
Riconoscere la diversità non è razzismo. È un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo però deduce dalla diversità degli altri uomini la diversità dei diritti. Noi invece pensiamo che i diritti siano gli stessi per tutti gli uomini.
Giuseppe Pontiggia, Nati due volte, 2000
Il razzismo finirà quando si potrà dare dello stronzo a un negro.
Dino Risi, 2001
Il razzismo è un modo di delegare ad altri il disgusto che abbiamo di noi stessi.
Robert Sabatier, 1991