23/09/2010 - Stefano Bolognini, Ufficio stampa Arcigay
E’ ormai sotto gli occhi di tutti la violenza quotidiana che colpisce omosessuali, lesbiche e transessuali, le loro famiglie e i loro amici nel nostro Paese.
L’episodio di intolleranza ai danni di un cittadino di Ragusa è solo l’ultimo di una escalation che ha reso l’omofobia e la transfobia vere e proprie emergenze nazionali.
“In Commissione giustizia si sta svolgendo l’iter legislativo su di una legge a prevenzione del fenomeno”, spiega Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay.
“E’ urgente e necessario che la Commissione dia audizione all’associazionismo lgbt italiano. In quella sede vorremmo offrire al legislatore un quadro dettagliato e dati reali sull’emergenza in corso , anche sulla base dell’esperienza trentennale di prevenzione del fenomeno e sostegno alle vittime”.
“Disponiamo – aggiunge il presidente di Arcigay - di un patrimonio di esperienza e di innumerevoli segnalazioni su tutto il territorio nazionale, che non possono essere ignorate dalla Commissione giustizia.
Consideriamo l’estensione della legge Mancino ai reati contro l’omofobia e la trans fobia l’unico strumento idoneo a fornire risposte normative perché dispone di apparato sanzionatorio efficace e, non meno necessario, favorisce percorsi culturali di prevenzione. L’omofobia distrugge la vita di decine di persone e va cancellata al più presto”.
“Il problema con i casi di omofobia”, aggiunge Salvatore Milana, presidente di Arcigay Ragusa, “è il sommerso. Finalmente nella nostra città un omosessuale, a cui va tutta la nostra solidarietà, è riuscito a trovare il coraggio per denunciare l’intolleranza subita. Non era mai accaduto prima, eppure sappiamo di lanci di pietre, botte e atti di vandalismo alle auto che non vengono denunciati per paura. Invitiamo tutti gli omosessuali a rivolgersi alla nostra associazione: forniremo loro piena solidarietà e il sostegno legale necessario”.
Salvatore Milana, presidente Arcigay Ragusa
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay