Una più accurata raccolta dei dati relativa alla epidemiologia e mortalità per malattie tubercolari nel mondo rivela che il numero di contagi effettivamente registrati nel 2013 supera di mezzo milione quanto precedentemente stimato: secondo la nota OMS pubblicata oggi sono 9 milioni le persone che sono state contagiate da tubercolosi nel 2013 ed un milione e mezzo i decessi dei quali 360.000 erano soggetti affetti anche da Aids.
Nel suo complesso tuttavia la mortalità da tubercolosi è in calo ed è diminuita del 45% rispetto al 1990 con una riduzione progressiva della mortalità che annualmente diminuisce dell'1,5%.
Grazie alle cure ed ai programmi specifici attuati si stima che siano state salvate 37 milioni di persone dal 2000 ad oggi.
Un aspetto preoccupante della epidemia di tubercolosi è la comparsa e lo sviluppo di una forma cosiddetta multiresistente (MDR-TB) di cui sono stati registrati 480.000 nuovi casi nel 2013 circa il 3,5% del totale delle infezioni tubercolari, e che di fatto è una forma molto più difficile da trattare con una limitata risposta alle terapie specifiche. L'aspetto allarmante è che dal 2009 il numero di casi di MDR-TB è triplicato ed è attualmente diffusa in 100 paesi, ma malgrado questo non tutti gli ammalati di questa forma resistente vengono avviati al trattamento specifico.
Un secondo aspetto allarmante è rappresentato dalla coesistenza di infezione tubercolare e sieropositività per l'HIV: il 13% dei casi di infezione tubercolare nel 2013 erano sieropositivi (circa 1,1 milione di persone su 9 milioni di casi in totale) ed in questi casi la mortalità è risultata elevatissima, 4 morti su 5 contagiati nelle regioni africane.
La MDR -TB e la TB associata a positività HIV rappresentano pertanto due situazioni gravi e di difficile trattamento per le quali l'OMS sollecita adeguati finanziamenti tanto nel settore della ricerca che in quello della diffusione delle cure esistenti: un milione e mezzo di persone sono morte nel 2013 pr una malattia curabile.