On the road col killer

Creato il 02 dicembre 2013 da Omar

Ed Kemper è stato uno dei serial-killer più noti della dolorosa storia del crimine del Novecento. Nelle interviste (tutte visionabili sul Tubo) rilasciate dal carcere di Vacaville, dove tuttora, ancorché anziano, è detenuto, emergono con forza il suo clinico distacco nei confronti della realtà e la sua intelligenza fuori dal normale (il QI dell'assassino risulta essere superiore persino a quello di Einstein). Ma soprattutto, coscienziosamente celata dietro un paio di spesse lenti bifocali, ciò che risalta all'occhio è l'indubbia complessità del personaggio. Impossibile non venire catturati dalla malia composta - e insana - che il personaggio irradia, col rischio di perdersi nell'abisso verso il quale per tutta la vita Kemper ha provato un'attrazione letale, senza riuscire mai a opporsi al male che lo ha percorso, fiaccato da un passato segnato dai soprusi materni e da una serie di fantasie mortuarie mai veramente sopite.

Adolescente tormentato dall’angoscia, dotato di un corpo smisurato che non sa come abitare, ha solo quindici anni quando uccide i nonni paterni a fucilate. È il 22 novembre del 1963, il giorno dell’assassinio di John Kennedy ma anche, per una grottesca coincidenza, quello che cambierà per sempre la sua vita. Finirà in un ospedale psichiatrico sotto osservazione, dichiarato innocuo dopo solo cinque anni dai suoi tutori. Apparentemente guarito, Kemper riapproda in una società - quella statunitense - governata dagli movimento degli hippy, dalla controcultura e dai riverberi del conflitto in Vietnam. L’illusione di poter condurre una vita normale cede però presto il posto ai cattivi pensieri: comincerà a caricare autostoppiste nella sua macchina, che non vedranno mai più la luce del sole per mano sua.

Con le tappe della biografia di Kemper ben impresse nella mente, Marc Dugain mette a segno con Il Viale dei Giganti un favoloso viaggio nella mente di un assassino (nel libro si chiama Al Kenner), ma anche un romanzo affascinante e implacabile sulle strade di un'America ingenua, razzista e profondamente turbata dalle paure della Guerra Fredda.

Scritto magnificamente, il libro non specula mai sui risvolti efferati della vicenda (anzi, se ne tiene a debita distanza calibrandone sapientemente il peso) ma ci accompagna nella mente di un lucido omicida seriale senza dimenticare l'ambiente che ne ha forgiato le gesta e la mentalità: ecco perché Viale dei Giganti è anche una grandiosa storia on the road; un affresco efficacissimo e appassionante della società americana degli anni settanta vista con l’occhio intransigente di un personaggio mostruoso e al tempo stesso profondamente umano.
Marc Dugain  è nato nel 1957 in Senegal, e all’età di sette anni si è trasferito in Francia con la famiglia. Dopo la laurea in Scienze politiche e un periodo a capo di una compagnia di aviazione, a 35 anni ha pubblicato il suo primo libro, La stanza degli ufficiali. È autore di altri sei romanzi tradotti in tutto il mondo, tra cui La maledizione di J. Edgar, Un’esecuzione ordinaria e L’insonnia delle stelle. Dal 2001 vive in Marocco.


Viale dei Giganti Marc Dugain (Ed. ISBN)

Pubblicato da sartoris


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :