on your mind

Da Tinynoemi
Sono tre anni che studio il modo in cui le persone costruiscono i loro pensieri.
È questo che studio io. I pensieri della gente, come nascono e come funzionano. o come non funzionano. Ma io non studio i pensieri così come stanno chiusi nella testa, no. Io studio i pensieri così come vengono fuori dalla testa. È uno studio strano il mio, perché quando parlo con qualcuno, soprattutto in questo periodo di fagocitamento celebrale sull’argomento, io ascolto, ma contemporaneamente penso al come e perché quella persona è arrivata a pensare quella cosa e in quel modo lì. E perché la sta dicendo a me, esattamente in quel momento. Tutto comincia molto lontano, ma questo si sa. Tutto comincia con la costruzione di caselle in cui infilare i pensieri e segue con la quantità di connessioni che le cose della vita ci permettono di costruire tra una casella e l’altra. Il gioco è fatto. Da bravi pigri cognitivi quali siamo, l’unico nostro obiettivo è di ottimizzare il più possibile le energie e limitare gli sforzi. Né più, né meno. È come se ci fosse un’autostrada nel nostro cervello e la nostra mente scegliesse sempre le scorciatoie per arrivare da un punto ad un altro. Molto pratico. Molto economico. Molto efficiente. Poco avventuroso. Poco panoramico. Poco completo. Non arriverò lucida alla discussione, questo è evidente, però il tema è avvincente.
Lo posso giurare.

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