Adesso sì che inizia davvero il nostro nuovo anno, con il primo Ebook in Adozione del 2015!
Si intitola “Onde” ed è una raccolta di venti racconti firmati da Sabrina Calzia, a tre anni dall’uscita del suo primo romanzo “La metà di credere”.
“A Cernusco sul Naviglio, dove vivo, ho trasferito su carta il mio sogno di scrivere, chiuso in un cassetto da quando ero bambina. Sono nata a Imperia nel 1971, e della Liguria conservo nel cuore il vento, il sole e la casa dove sono cresciuta”.
Forse è per questo che Sabrina vede nei sentimenti i veri protagonisti dei suoi racconti:
Ogni vicenda ha un profumo tutto suo, un proprio colore, un preciso carattere; eppure, anche nelle diversità, da tutti i brani emerge una costante: l’attenzione rivolta a sensazioni e sentimenti, veri protagonisti di ogni storia.
Sensazioni e sentimenti che, filtrati dalla memoria, pulsano come onde nel mare dei ricordi”.
Se, come me, non avete una grande propensione al romanticismo, va dato atto all’autrice di aver utilizzato il self-publishing, nello specifico la pubblicazione con Youcanprint, in modo molto intelligente:
“Dopo aver sperimentato i limiti delle piccole realtà editoriali ho preferito provare a confrontarmi in modo più diretto con il pubblico, scegliendo una strada impervia, senza dubbio, ma per certi versi più gestibile.
L’autopubblicazione, infatti, oltre ad essere totalmente libera da vincoli contrattuali, consente di intervenire in qualsiasi momento sulla propria opera, operando a posteriori correzioni su eventuali refusi o modificandola sulla base dei consigli dei lettori. Un altro aspetto, a mio avviso davvero importante per un esordiente che voglia farsi conoscere, è la possibilità di distribuire liberamente ebook gratuiti a titolo promozionale.
Sto sperimentando a mie spese quanto questo genere di pubblicazione sia ancora, in generale, guardato con un certo sospetto. Ma per ora non mi arrendo!”
La raccolta “Onde” è disponibile sui principali ebook store, ma potrete riceverla gratis contattando l’autrice sul suo blog.
Un estratto
L’alba si destò dopo un lungo sonno. E le scappò uno sbadiglio languido, che si adagiò su alberi, case, strade; come un mantello di luce rosa, morbido e perlato.
Soffiò piano, col suo alito frizzantino, e accarezzò una ragazza sottile, ch’era giunta in stazione seguendo un sentiero di orme invisibili. Poi la salutò, sussurrando, mentre svaniva in un sospiro azzurro e rotondo, fluttuante come un dubbio.
La ragazza udì quella voce, e sentì di dover partire. A un signore annoiato, che inseguiva col dito le crepe sul muro lungo la banchina, lei chiese: «Mi scusi, sa dirmi quando passa il treno per DOVE?».
«Non ha orario, signorina, ma è sempre puntuale…». E lei, fiduciosa, comprò un biglietto (…)