«One Day» di Lone Scherfig

Creato il 04 febbraio 2012 da Crichi

"Non pensare che io ci sia rimasta male perstanotte, non voglio il tuo numero nè lettere o cartoline e non ti vogliosposare, sappilo, e di certo non voglio bambini. E comunque vada, domaniabbiamo vissuto oggi, e se ci dovessimo incrociare in futuro sarà megliocosì!"                                                             (Emma Morley)Tratto dall'omonimo librodi David Nicholls, autore anche della sceneggiatura, «OneDay», raccontala straordinaria amicizia tra Emma Morley (interpretatadall’attrice candidata all’Oscar Anne Hathaway) e Dexter Mayhew (interpretatoda Jim Sturgess, protagonista di Across the Universe) che nasceall'indomani di una giornata trascorsa assieme, il 15 luglio 1988, data cheverrà commemorata con un incontro annuale. Eppure una vacanza inaspettataporterà i due ragazzi ad allontanarsi per molto tempo e quando arriverà il momentodi rincontrarsi, si renderanno conto che qualcosa è cambiato...
Ebbene sì, lo dichiara DavidNicholls, One Day è una storia d’amore, “ma è anche un romanzosull’amicizia e sulla famiglia, sulla nostalgia e sui rimpianti, sul modo incui i sogni e le speranze non si avverano mai del tutto, perlomeno non come ciaspettavamo”. È impossibile e indispensabile nonfare riferimento al best-seller da cui è tratto il film e ovviamente questoporta alla fatidica domanda: il film si allontana troppo dal testo originale? Devo ammettere di non aver lettoil romanzo, ma dall’altro canto ho cercato di documentarmi il più possibile,eppure già prima di fare ciò mi sono accorta che, pur avendo a disposizione lacreatività dello scrittore originale, si è puntato a non tradire i temi piùrilevanti a discapito però del tempo del racconto. Infatti, mi è parso che inparticolare la seconda parte del film sia stata condensata e che i temi sianostai toccati e non approfonditi. Questa mia idea mi è stata poi confermata dachi aveva letto il romanzo, i quali hanno anche aggiunto che alcune parti delfilm erano esageratamente aderenti all’originale, mentre altre come ilfallimento lavorativo e la perdita della madre di Dexter non è per nullaaffrontato, ritraendolo così come un ragazzo forse troppo superficiale. Sicuramente guardando questofilm, non possiamo dire di essere davanti ad una commedia costruita suglistereotipi hollywoodiani, ma è una storia ricca di emozioni, di tradizioni, diluoghi che noi tutti vorremmo conoscere e vivere. La tradizione che si rilevasubito è la festa popolare di San Swithin, che si festeggia il 15 luglio e nelmondo anglosassone, proprio come accade per i due protagonisti, qualunque cosa sarebbesuccessa in quel giorno si sarebbe susseguito per quarant’anni.Infatti, Emma e Dexter si sonoincontrati ogni anno il 15 luglio nei luoghi del cuore, Londra, Edimburgo, Parigi,posti che, come dice l’attrice Anne Hathaway,“aiuta a esprimere l’atmosfera della scena e a narrare la storia”, incui la città del Big Bang è stata ripresa come se tornassimo negli anni 90,mostrandola, commenta la regista Lone Scherfig, “ecletticae piena di vita e visto che Emma e Dexter attraversano un momento convulsodella loro vita in quel decennio, volevo che le scene avessero un che disfrenato e di eccessivo, un carattere espressionistico”.Parigi invece è raccontata in duemomenti diversi della storia ed è evidente questa distanza, tanto che quando sinarra il periodo in cui Dexter è là come insegnate d’inglese, la città appareelegantissima, mentre quando ci arriva Emma come scrittrice di successo,acquisisce tutte le caratteristiche bohème. Tutti questi dettagli nonappaiono mai scontati, ma enfatizzano positivamente la scena, portando gliattori a non preoccuparsi di ciò che li circondavano a favore dell’interpretazionee lo spettatore nel mondo di Emma e Dexter. 

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