Mercoledì pomeriggio ho stampato alcuni miei vecchi racconti per un'amica (tra cui In morte di mia figlia e altri che trovate su Issuu). Rileggerli mi ha fatto venire le lacrime agli occhi... mi ha fatto capire che, per quanto rimarrà l'aspetto meno monetizzabile della mia carriera - trovo più realistico guadagnare parlando del popò di Belen piuttosto che a romanzare come Virginia Woolf - sarà sempre l'aspetto che amerò di più. E voglio tornare a curarlo come merita, perché scrivere è una delle cose che più mi rende viva. E sono felice di essere tornata a capirlo.
Grazie infinite a Fenice per il premio: lo rendo in cambio a lei e al mio gruppo di specialissime blogamiche, ovvero... Cosmo, Tacco Dieci, Tazzina e la new entry Razziumani. Vi voglio un bene immenso!