ONG e Partenariato al G8 di Deauville / Ennesima delusione

La dichiarazione del G8 sul partenariato di Deauville afferma certo il sostegno alle aspirazioni dei cittadini arabi per l'uguaglianza ma mantiene, in collegamento con il Fondo Monetario Internazionale, il quadro liberale, che è già costato molto in passato alle popolazioni di questi Paesi.

Ad esprimersi così è l'Ong francese "Comitato cattolico contro la fame e per lo sviluppo".

Infatti, a suo avviso, il pacchetto di misure approvato dai capi di Stato del G8 a Deauville  si riferisce molto ad una forma di sviluppo sotto forma di investimenti privati mentre uno sviluppo autentico ci sarà solo se le multinazionali del G8 con i loro investimenti rispetteranno regole e diritti umani, pagheranno le tasse e faranno affari in modo trasparente.

Anche l'organizzazione non governativa Oxfam ha criticato gli esiti del G8, affermando che si è concluso con un ennesimo documento pieno di promesse oltre a non aver precisato che il partenariato economico deve basarsi sul rispetto reciproco dei diritti umani fondamentali e delle libertà politiche per una transizione politica (Egitto-Tunisia-Libia) davvero pacifica.

Per la Libia resta piuttosto l'interrogativo di una operazione militare della NATO in effetti  ormai troppo lunga rispetto al previsto e che comincia a non piacere più a nessuno.

Nemmeno agli stessi libici, che sono quelli che stanno pagando comunque il prezzo più alto, messi come sono tra due fuochi : le truppe governative di Gheddafi, sempre più ridotte di numero ma resistenti, e i ribelli appoggiati dalla coalizione militare dell'Alleanza Nord-Atlantica.

Insomma, per concludere, a Deauville tante le aspettative e invece l'ennesima e forse anche prevedibile delusione.

Così l'impegno nel campo dei diritti umani e politici  da parte dei "Grandi del Pianeta"è ancora tutto da progettare e  anche molto  seriamente,per poi verificarlo, se si vuole, e non certo a parole, un mondo per davvero pacificato.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)