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Online il nuovo sito del Carcere di Torino: comunicazione 2.0?

Creato il 31 ottobre 2013 da Cristinasimone @cristinasimone

Carcere Torino Foto Luigi Gariglio

Il Carcere di Torino ha un sito? A cosa serve un sito internet ad un carcere? Sono le prime domande che si pone il cittadino comune, perché non conosce nulla di questo mondo. Anche noi non avevamo alcuna idea di quanta bellezza si potesse nascondere dietro le sbarre, proprio perché non viene comunicata.

In carcere i detenuti possono studiare, lavorare, fare sport addirittura a livello professionale. Esiste una squadra di rugby “La drola”, che gioca nel campionato ufficiale. Esistono inoltre numerose opportunità per le aziende locali, che possono impiegare i detenuti per le attività più diverse.

Il Carcere è «una città dentro la grande città di Torino, una parte della città di Torino, non la discarica umana di ciò che non va, da lasciare lì, da dimenticare», scrivono Pietro Buffa, ex direttore della casa circondariale, Francesca Daquino, vicedirettrice ed ex reggente e Giuseppe Forte, attuale direttore.

Carcere Torino Foto Luigi Gariglio Dammi tre parole

Una novità assoluta nel panorama istituzionale

La Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino rappresenta senza dubbio un faro nel panorama della comunicazione istituzionale, spesso carente di qualità, iniziative e contenuti. L’illuminato Pietro Buffa, oggi Provveditore per l’Emilia-Romagna, ideatore dell’iniziativa, ha dimostrato di avere una visione encomiabile: aprire una finestra all’interno del Carcere, renderlo un luogo per comunicare verso l’esterno e consentire a chiunque di conoscere e capire quante potenzialità e opportunità possano nascere in un luogo dove spesso le persone perdono ogni speranza.

È stato un lungo processo quello che ha portato la nostra agenzia Sharp Consulting Comunicazione nell’accompagnare il direttore del Carcere e tutto lo staff coinvolto a poter comunicare con efficacia cosa significhi recuperare le persone, educarle e dare loro delle nuove opportunità in vista del loro reinserimento nella società civile.

Preziosissimo il contributo dei volontari del gruppo “Sulle orme di Giulia” coordinati dal giornalista Adriano Moraglio, che con la loro esperienza e sensibilità ci hanno permesso di conoscere questo mondo per noi sconosciuto e apprezzarne l’impegno, le sfide e le battaglie quotidiane.

Carcere Torino Foto Luigi Gariglio: Odio il carcere

Comunicare la bellezza con realismo

Abbiamo lavorato molto sulla ricerca delle immagini, in modo da poter trasmettere con realismo la vera vita delle persone che vivono all’interno della Casa Circondariale e le reali condizioni di una struttura che spesso fa parlare di sé in termini non del tutto positivi.

Fondamentale è stato il contributo di due grandi artisti come il regista Davide Ferrario e il fotografo Luigi Gariglio, che hanno realizzato due opere multimediali a cui è stato data la massima visibilità nella home page del sito. Con immagini e suoni hanno saputo raccontare delle storie e portare al di fuori delle mura delle carceri il grido, l’angoscia e l’anelito di speranza dei detenuti.

Toccante a questo proposito l’intervento di Paola Assom durante la conferenza stampa di presentazione del sito. La rappresentante della Compagnia di San Paolo ha sottolineato l’importanza per il Carcere di «avere un sito bello, perché il bello è sempre associato al buono e la bellezza aiuta a migliorare la vita».

Comunicazione istituzionale 2.0?

I lettori del nostro blog, ormai abituati alla comunicazione 2.0 e ai Social Netork si chiederanno: hanno aperto anche degli spazi social? Utilizzano i Social Media? Si sono aperti al dialogo e alla partecipazione? Per il momento il traguardo raggiunto è stato il primo step: comunicare quello che avviene all’interno del Carcere e raccontare la vita delle persone.

Il passaggio al web partecipativo è sicuramente più delicato e il processo più lungo, soprattutto a livello culturale e organizzativo. Abbiamo potuto abbozzare i primi elementi di una Social Media Strategy diverso tempo fa con l’ex-direttore Buffa, che si era dimostrato molto aperto e sensibile alle potenzialità del nuovo web. Un segnale che ci fa ben sperare per il futuro, quando anche le istituzioni si apriranno alla comunicazione partecipativa rendendo un servizio sempre più utile alla collettività.

Carcere Torino Foto Luigi Gariglio: detenuto

Foto: Luigi Gariglio. Progetto “Dammi tre parole”.

Il sito www.carceretorino.it è stato realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo, della Regione Piemonte e del Politecnico di Torino.

Credits: Concept, Design & Project Management: Sharp Consulting Comunicazione, Insidesign / Software development: Futura NT

Rassegna Stampa

ANSA, 30 ottobre 2013 / Carceri: nuovo sito per navigare nel Lorusso e Cutugno
IL SOLE 24 ORE, 31 ottobre 2013 / Il carcere di Torino si apre alla società con un nuovo sito internet
RISTRETTI.ORG, 31 ottobre 2013 / Torino: presentato un nuovo sito internet per “navigare” nel carcere Lorusso e Cutugno


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