Titolo: Opera PrimaAutore: Renato SpinaAutopubblicazionePagg.523Trama
La speranza, il sangue, Turandot: ecco la soluzione ai tre indovinelli dell’opera di Puccini; tre enigmi che tanti pretendenti alla mano di Turandot non sono riusciti a svelare e che per questo sono stati decapitati. Solo il misterioso Calaf sarà in grado di risolverli e conquistare così il cuore inaridito della gelida principessa cinese.Gli stessi enigmi costituiscono il filo conduttore di questo noir che trae spunto da e si innesta poi nell’opera lirica. Un folle omicida mette in atto un piano diabolico per sfidare il celeberrimo ed acclamato direttore d’orchestra Alessandro Malerba, discendente ed erede morale del grande Toscanini, che dirige una speciale performance del capolavoro pucciniano, come tutti sanno rimasto incompiuto, componendo personalmente un finale diverso da quello terminato all'epoca dal musicista Franco Alfano. La vicenda si svolge in un’estate romana insolitamente dolce, che fa da contraltare alla drammaticità degli eventi narrati.
Recensione a cura di Maria Irene Cimmino
In un crescendo di tensione, Opera Prima è un perfetto congegno ad orologeria che solo il fiuto investigativo di un poliziotto e l’amore sconfinato di una donna straordinaria riusciranno a disinnescare.Una trama ricca di colpi di scena fino al sorprendente epilogo. Col suo bel fluire narrativo il libro ci parla di passioni travolgenti e amicizie sincere, di sentimenti profondi, dolori insostenibili e valori traditi, ma apre anche alla speranza e alla voglia di ricominciare. Scritto senza cedimenti o sbavature in uno stile scorrevole e brillante, Opera Prima tiene avvinto a sé il lettore dalla prima all’ultima pagina.Tutti i personaggi narrati sono in realtà protagontisti del racconto, con il loro spessore psicologico e la loro giusta collocazione nello spazio scenico, come in una regia operistica.Le relazioni interpersonali sono descritte con grande varietà di sfumature; l'autore tratta anche le scene più drammatiche e quelle più passionali con levità di penna, riuscendo a coinvolgere completamente il lettore sul piano emozionale.Un poliziesco insolito, da leggere e rileggere per assaporarlo completamente e - perché no? - ascoltare e riascoltare la Turandot, capolavoro immortale: come l’amore, quello autentico.
Maria Irene Cimmino