Insomma - continua Hamilton - Fuentes mi diede Epo, ormone della crescita, testosterone e altri prodotti dopanti. Mi ha praticato spesso delle trasfusioni ed io, solo per il 2004, gli diedi più di 50.000 dollari per seguirmi. Sempre nel 2004 sono andato a Madrid dalla Francia con altri corridori, andavamo tutti da Fuentes. Sono andato da Fuentes fino al settembre del 2004 quando mi hanno trovato positivo: forse ho ricevuto sangue di un altro, forse il controllo è stato fatto in modo non regolare. Con me raggiunsero Madrid Santi Perez, Alvaro Pino, Oscar Sevilla e Enrique Gutierrez ".
Tyler Hamilton mette nei guai anche Bjarne Riis, all'epoca team manager della CSC dove militava, e conferma tutto quanto aveva rivelato nella sua biografia, "The secret race", uscita nel 2012. Infine Hamilton ha risposto anche a una domanda sull'ex ciclista spagnolo Alberto Leon, uno dei primi nomi emersi nell'inchiesta, morto nel gennaio 2011. " Ricordo bene - ha dichiarato Hamilton - che durante il Tour 2002 gli venne reinfuso del sangue in una stanza d'albergo ".