Un altro esempio, non violento, ma non per questo meno combattivo, vede la sua conclusione in questi giorni con un gruppo di ex operai, licenziati a causa del fallimento dell'azienda per cui lavoravano, che hanno scalato la società ricomprando le fabbriche e ricominciando la produzione.
Ai protagonisti di questa vicenda, che ora si definiscono "soci-lavoratori", questa scelta è costata molti sacrifici: hanno dovuto impegnare gran parte dei loro risparmi pur trovandosi all'interno di un quadro giudiziario poco chiaro. Iniziarono riunendosi in una società SLL (simile alla nostre srl) nel cui capitale sociale hanno fatto confluire tutti i soldi delle loro buonuscite (circa 650.000 Euro) con cui hanno iniziato a fare offerte per l'acquisto dell'azienda fallita. Tutti i loro sogni però sembrarono infrangersi il giorno in cui il tribunale fallimentare di A Coruña, grazie ad un'offerta di 6 milioni di euro, aggiudicò all'asta l'azienda agli stessi proprietari che causarono il primo fallimento .
Fortunatamente per loro il Quarella (gruppo a capo di Privilege e di proprietà della famiglia italiana Zanotta) non pagò nemmeno un centesimo per il riacquisto della fabbrica che quindi finì in mano al gruppo Seaquarz. Il 3 Ottobre scorso gli ex-dipendenti firmarono l'accordo di acquisto per 2,6 milioni di euro. Francisco Zurita, presidente della cooperativa Seaquarz, ci tiene a precisare che non si tratta di un'azione sconsiderata in quanto al mondo esistono solo una decina di aziende che fabbricano questo tipo di prodotto e a nessuna di queste gli affari vanno male, a quanto pare il fallimento di Privilege è stato causato solo alla cattiva gestione della società da parte del gruppo Querella.
Ora i nuovi proprietari di Seaquarz non vedono l'ora di mettersi al lavoro per far ripartire la produzione, rientrare nel mercato e non gettare al vento due anni di sacrifici.
Dopo due anni di lotte giudiziare infatti a molti di questi nuovi imprenditori restano solo pochi mesi in cui riceveranno il sussidio di disoccupazione. Grazie ai soldi ottenuti da questa vendita, proprio questi soci-lavoratori sono stati i primi ad essere stati assunti dalla loro stessa società con il compito di mettere a punto le macchine e ricominciare la produzione entro Dicembre.
Tra le attività del nuovo gruppo ci sono anche l'introduzione di nuovi prodotti e l'inizio della negoziazione con le aziende distributrici per vendere i prodotti nel mercato australe, proprio all'Australia ed agli Stati Uniti è concentrata l'attenzione di Seaquarz in quanto prevedono di esportare il 90% dei prodotti verso questi mercati. Dalla cooperativa fanno sapere che le sensazioni sono buone nonostante debbano fare attenzione ad ogni singolo euro speso, addirittura stanno arrivando a pensare di lavorare su un turno unico di 8 ore durante la notte in quanto è la fascia oraria in cui l'elettricità costa di meno.
Gli ex dipendenti hanno dimostrato in ogni momento di sapere ciò che stavano facendo e di avere le idee ben chiare: durante tutte le fasi del processo hanno sempre mantenuto i rapporti con gli ex clienti che sembrano ora interessati a riprendere da subito le ordinazioni.
Una grande e lodevole iniziativa a cui auguriamo che tutto prosegua nel migliore dei modi e che dovrebbe insegnare a tutti quanti che non bisogna mai perdersi d'animo prendendo in mano il proprio futuro, il proprio lavoro e far valere i propri diritti.