Le indagini sono state svolte dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia insieme alla Procura della Repubblica guidata dal procuratore capo Mario Spagnuolo. Secondo quanto di legge nelle agenzie stampa, i rifiuti venivano stoccati e interrati a Vibo, in località San Calogero, la scoperta è stata fatta dopo una lunga e accurata attivita’ investigativa, dal novembre 2009 al luglio 2011, nell’ambito dell’operazione denominata “Poison”. A San Calogero sono stati rilevati ben oltre 135.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici. Diciotto le persone coinvolte, alle quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, tra cui 2 dipendenti dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, che avrebbero rilasciato autorizzazioni non conformi nei confronti della società sotto inchiesta “Fornace Tranquilla Srl”, il cui titolare, arrestato nel novembre 2009, aveva attestato falsamente il recupero mai avvenuto dei rifiuti pericolosi che, di volta in volta, venivano inviati in agro di San Calogero a ridosso di coltivazioni ad agrumi, ed là interrati.Sembra infatti che gli indagati si fossero aggiudicate contratti, afferenti il trasporto, il recupero e lo smaltimento di fanghi “altamente inquinanti e pericolosi”, di derivazione industriale (risultati essere composti da alte percentuali di “nichel” – “vanadio”) per importi di svariati milioni di euro, stipulati con una societa’ nazionale leader nella produzione di energia elettrica. Lo spregiudicato meccanismo, posto in essere dai responsabili in danno della salute pubblica, e’ consistito nello stoccare, illegalmente, i fanghi pericolosi e tossici facendo risultare “solo cartolarmente” l’effettiva procedura industriale finalizzata al recupero e ricondizionamento delle sostanze di scarto ed il successivo reimpiego nel campo dell’edilizia.
Sull’AGI leggiamo che le Fiamme Gialle accertavano che l’associazione a delinquere aveva ritenuto piu’ “economico” interrare le scorie pericolose in agro San Calogero (VV) all’interno dello stabilimento industriale “Fornace Tranquilla Srl” ed area attigua (estesa per oltre 100 mila mq), risparmiando, in pregiudizio della salute pubblica, piu’ di 18 milioni di euro, che sarebbero dovuti essere in realta’ impiegati per effettuare il regolare smaltimento, in sicurezza, a termini di legge.
I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere, finalizzata al traffico e all’illecito smaltimento di oltre 135.000 tonnellate di rifiuti pericolosi al disastro ambientale con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica, dall’avvelenamento di acque e di sostanze alimentari alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, nonché dalla attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, alle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, tutti perpetrati in concorso tra gli indagati, inoltre da quanto si legge nelle agenzie gli amministratori della Srl Fornace Tranquilla con sede in San Calogero (VV) si sono resi responsabili di evasione fiscale per il mancato pagamento del tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi pari a 1.400.000 euro.