Molto spesso, quando ci si trova alle prime armi, può non essere facile capire come muoversi, dal momento che si tratta di un ambito che si incrocia con altri campi specialistici, come per esempio quello del web design e del blogging. Ecco quindi qualche dritta per non sbagliare fin da subito.
- Attenzione al SEO: procurarsi un manuale di SEO nella lingua di arrivo è il miglior modo per tradurre una pagina web senza incorrere in errori che rendono poco utile il lavoro.
- Studio della presenza online del brand: le pagine web, siano esse di un blog o del sito ufficiale, sono la punta dell’iceberg della presenza online di un brand. Per tradurle in maniera perfetta è necessario studiare tutti i contesti online in cui il marchio ha deciso di essere presente, così da orientare con attenzione la strategia editoriale.
- Conoscenza di rudimenti di grafica: un testo tradotto deve essere impaginato, e questo compito non spetta certo a chi gestisce il processo di traduzione. Risulta però utile avere una conoscenza generale in merito, in modo da potersi fare un’idea del risultato finale. La grafica ha un rapporto chiaramente molto stretto con le parole, e ogni termine concorre al risultato estetico finale, il cui impatto è nodale sull’attenzione dell’utente.
Chi intraprende un percorso professionale nel mondo della traduzione non può prescindere dalla conoscenza delle dinamiche relative al trattamento delle pagine web. Essere presenti online significa aprirsi a livello internazionale, e un buon traduttore può essere decisivo a questo proposito, e riuscire a cambiare in maniera anche molto importante l’immagine di un’azienda, intercettando l’interesse di utenti in tutto il mondo.