Uno rosa Barbie.
Così, percossa e attonita,
la Terra al nunzio sta
So che dopo questo post la mia credibilità colerà a picco peggio del Titanic (tranquilli: mi porto appresso Rose, io), ma...
Ebbene sì, anche io ho uno smalto rosa bubble-gum. So che stupirò qualcuno (tranquille, ho i sali a portata di mano), ma... ebbene sì, anche io ho uno smalto rosa. Là, l'ho detto. E allora?
E allora, niente. Come tutti saprete, odio il rosa e il biondo-a-tutti-i-costi. E ve lo dice una che, di base è chiara.
Più che altro, detesto tutti gli "a prescindere". Rosa compreso. Per piacermi, deve essere un punto davvero, davvero, davvero particolare. Deve attirarmi, senza "se" e senza "ma".
Onestamente non so perché mi fossi così intestardita ad avere questo smalto. Che dal vivo è molto più acceso e intenso di quanto non appaia nelle foto. L'ho preso durante il viaggio di nozze, a Boston per la precisione. Ho girato come una pazza mezza città per poi scoprire, ovviamente all'ultimo giorno, con tanto di bagagli già pronti, che avevo ben due, dico: due Beauty Supplies dietro l'albergo. Mica uno. DUE!
Sicché, mi sono presa lui: collezione 2008 dedicata all'India, rosa, lacca. Ripeto: non so perché, visto che sono tuttora terrorizzata dagli elefanti rosa di Dumbo, e questo smalto li richiama e per colore e per il nome. Catarsi? Pazzia?
Parlando di cose pratiche ( e più lineari del funzionamento del mio cervello), quelle che vedete sono due passate. Date dalla sottoscritta. Senza top coat. Se siete brave, ve la cavate anche con una. E adesso, spazio alle foto.
Sì, sì, prendo i sali...
Devo prendere anche l'aceto?
Grazie per aver letto fin qui!
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo