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Opinione dell’UMNCV sugli Incontri Formativi di Farmacovigilanza e Farmacosorveglianza per Farmacisti e Medici Veterinari

Da Olikos

Incontri Formativi di Farmacovigilanza e Farmacosorveglianza per Farmacisti e Medici Veterinari

Premesso che :

  • La Costituzione sancisce il Diritto alla libertà di scelta della cura (Art. 32);
  • Il Parlamento europeo ha emanato il Regolamento 834/2007 riguardante la Zootecnia Biologica;
  • Il Decreto Legislativo 193/2006 (attuazione D. CE 28/2004) sul farmaco veterinario estendendone l’applicazione anche ai medicinali veterinari omeopatici;
  • La WHO ha espresso in numerose occasioni l’importanza delle MNC nei sistemi sanitari dei Paesi ed ha prodotto una serie di documenti (Complete list of Traditional Medicine/Complementary and Alternative Medicine Documents http://apps.who.int/medicinedocs/en/cl/CL10/);
  • La Regione Toscana ha regolamentato tre delle MNC mediante apposita Legge Regionale (L.R. 19 febbraio 2007, n. 9 – Modalità di esercizio delle medicine complementari da parte dei medici e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti);
  • La Regione Emilia Romagna ha dato vita ad uno specifico Osservatorio Regionale per le MNC (OMNCER) con l’obiettivo principale di valutare, selezionare, valorizzare quelle pratiche che, per evidenza scientifica e per rilevanza sociale, possono essere sperimentate nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale;
  • L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana ha presso la sede di Arezzo il Laboratorio di Terapie Alternative;
  • La FNOVI più volte si è espressa definendo le Medicine Non Convenzionali (MNC) atto medico veterinario e di sola pertinenza del medico veterinario;
  • Il Codice Deontologico contempla l’applicazione delle MNC (Art. 30);
  • La FNOVI ha emanato uno specifico documento “Pubblicità Sanitaria: linee guida inerenti l’applicazione dell’art. 48 del Codice Deontologico – Medicine Non Convenzionali Veterinarie – Gennaio 2009” sull’individuazione dei medici veterinari esperti in MNC;
  • L’Università degli Studi di Bologna ha organizzato corsi e master di alta formazione dedicati alle MNC ed inoltre in diverse Facoltà di Medicina Veterinaria si discutono tesi sperimentali in MNC;
  • Le evidenze scientifiche, sperimentali e cliniche mostrano il reale campo di applicazione delle MNC in Veterinaria;
  • Il mercato farmaceutico dei farmaci non convenzionali (fitoterapici, omeopatici, omotossicologici) è in costante aumento;
  • La pratica clinica delle MNC ha ragguardevole diffusione tra i Veterinari e le richieste di prestazioni mediche non convenzionali da parte dei proprietari degli animali è in notevole aumento;
  • Crescente è l’interesse per lo sviluppo ecocompatibile e sostenibile;
  • I temi proposti negli incontri sono di rilevanza non solo per le professioni sanitarie (intolleranza, effetti collaterali, ricettazione, legislazione) ma anche per la sanità pubblica (vigilanza, resistenza, sicurezza alimentare);

la Unione Medicina Non Convenzionale VeterinariaUMNCV intende segnalare le criticità che si sono evidenziate nel corso del primo appuntamento degli incontri tenutosi a Bologna lo scorso 26 Ottobre 2010, non con spirito di mera polemica, quanto piuttosto nell’ottica di favorire ed indirizzare una più corretta informazione professionale:

  • A fronte degli obiettivi formativi fortemente dissonante è stata l’assoluta mancanza di riferimenti alle MNC quale strumento clinico per la cura degli animali in grado di contrastare intolleranze, effetti avversi da farmaci, farmacoresistenza;
  • In merito alla ricettazione dei medicinali non convenzionali, ed in specifico dei fitoterapici e degli omeopatici veterinari nulla è stato detto, mancando anche tutta la trattazione dei problemi riguardanti l’uso in deroga dei rimedi omeopatici unitari necessari ad una corretta applicazione del paradigma omeopatico in veterinaria;
  • Il significato e l’interpretazione dei dati di farmacovigilanza e sorveglianza rispetto all’uso delle MNC non sembrano minimamente interessare agli organi ufficiali preposti al controllo, nonostante il considerevole ruolo che le stesse svolgono in merito alla resistenza farmacologica, all’impatto ambientale, alla sicurezza ed alla qualità dei prodotti alimentari di origine animale;
  • Si ritiene inoltre grave l’atteggiamento pregiudizievole e rigidamente scientista nei confronti delle MNC evidenziato nel corso della discussione, assolutamente inutile e sterile rispetto a ciò che attiene ad un confronto culturale e professionale serio e necessario per una interazione a favore del potenziamento dell’atto medico veterinario.

La UMNCV ritiene ormai insostenibile questo atteggiamento limitato e parziale da parte delle Istituzioni preposte alla salute pubblica ed alla formazione. Indubbiamente sono necessari ed auspicabili ulteriori approfondimenti sulle conoscenze scientifiche delle MNC nonché sulla loro più ampia potenzialità ed applicazione in Medicina Veterinaria.

Per questo è indispensabile integrare sin da ora in tutti gli ambiti della formazione e dell’aggiornamento professionale il sapere fin qui acquisito al fine di consentire la strutturazione di una conoscenza condivisa e sistematica nel campo professionale della ricerca e della salute.

Parma, 30 Ottobre 2010


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