Opinioni di un Head hunter: Antonio Tubiolo ci parla della sua esperienza

Creato il 13 settembre 2012 da Experteer

Vi siete mai chiesti cosa non chiedere mai durante un colloquio con un Head hunter? A questa e ad altre domande risponde Antonio Tubiolo, Chief Operative Office di Mercurial Urval* dal 1997, che ha gentilmente risposto alle nostre domande e messo a nostra disposizione la sua esperienza. 

Quali sono le caratteristiche più importanti e ricercate in un candidato oggi?

Le Aziende, oltre a fare attenzione al background ed alle competenze specifiche per il ruolo, sembrano focalizzarsi sulle caratteristiche personali e comportamentali dei candidati. Leadership, coraggio e umiltà, iniziativa, curiosità, flessibilità e voglia di nuove sfide sono doti apprezzate. Importante è anche la capacità di dialogare e comunicare efficacemente, meglio se in più di una lingua!

Su quali punti di un curriculum si concentra maggiormente?

Leggendo un cv si va ad analizzare la qualità del percorso di studi effettuato, le aziende in cui si è sviluppata l’esperienza, la velocità di “crescita” del candidato, le responsabilità assunte, i risultati e l’aver maturato esperienze all’estero. E’ sempre più frequente e rilevante, nei progetti di ricerca di manager ed executive che seguiamo, che il candidato abbia un “profilo internazionale”.

Qual è l’esperienza più singolare che ha vissuto nel gestire una delle ricerche passate?

L’esperienza più singolare e gratificante è stata la ricerca di un manager degli acquisti da far crescere in Italia prima e destinare poi a carriera internazionale. Col cliente si è condivisa l’idea di “investire sull’improbabile”, di scegliere con coraggio, privilegiando il talento e la persona rispetto al background e all’esperienza specifica. Un successo ed una grande soddisfazione.

Che cosa non dovrebbe mai chiedere un candidato in un colloquio?

Nessun selezionatore si predispone bene rispetto ai candidati troppo cerimoniosi (“lei mi insegna, Dottore” ripetuto ossessivamente) o all’over selling. Sconsigliabile è chiedere, specie in prima battuta, qual è la retribuzione prevista. Altra domanda all’intervistatore che rischia di essere un tragico harakiri è “Come sono andato? Cosa ne pensa, ho le caratteristiche per andare avanti?”

Secondo lei cosa si aspetta il candidato da un Head hunter, prima, durante e dopo il colloquio?

È essenziale stabilire coi candidati un rapporto di fiducia basato su lealtà, trasparenza e professionalità. Fondamentale il presentare l’opportunità offerta con chiarezza e, se possibile, dovizia di informazioni e dettagli. E’ doveroso trasferire al candidato un feed back puntuale e garbato, qualunque sia l’esito, sull’andamento del processo di selezione.

Pronti per affrontare un colloquio con un Head hunter? Leggete anche le ultime interviste pubblicate.

*Mercuri Urval è un gruppo multinazionale svedese specializzato in Ricerca e Selezione, Executive Search e Consulenza Direzionale in area Risorse Umane.