Sono trascorse poco più di due settimane dal rivoluzionario intervento di Papa Francesco a Cassano allo Jonio, in occasione della sua visita in cui ammoniva i mafiosi e la cultura del malaffare, precisando che la Chiesa debba scomunicarli: ebbene, nonostante la forza di quelle parole così illuminate si è costretti a registrare l’ennesimo episodio che “connette” Chiesa e criminalità organizzata, un legame che soprattutto al Sud non è mai stato troppo flebile e che si “nutre” di alcuni rituali tristemente noti. L’episodio è accaduto a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, durante la processione in onore della Madonna delle Grazie: il corteo che portava in spalla la statua della Madonna era aperto da sacerdoti e amministratori locali e sul finire del tragitto da percorrere ha deciso di fermarsi in prossimità della casa dell’anziano boss del paese Giuseppe Mazzagatti, ergastolano ma attualmente agli arresti domiciliari per motivi di salute e per l’età avanzata (82 anni). Una sosta che aveva più i connotati dell’inchino, dell’omaggio, del tributo al boss, una reverenza che non poteva passare inosservata.
Un gesto che stride fortemente con il monito del Papa e con qualsivoglia tentativo di sganciare la Chiesa dalla mafia e dai suoi rituali. Ecco perché questo gesto ha suscitato indignazione, al punto che i Carabinieri presenti, con in testa il maresciallo Andrea Marino, hanno deciso di abbandonare il corteo della processione per dissociarsi dall’accaduto. Un segnale positivo e forte, cui è seguito l’intervento del vescovo della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi monsignor Milito, che ha annunciato immediati provvedimenti. Inoltre, il presidente dei vescovi calabresi Monsignor Nunnari ha affermato: “dispiace che i preti non abbiano avuto il coraggio non di andare via, ma di scappare dalla processione”.
Ma in attesa di conoscere le eventuali conseguenze di quanto accaduto, bisogna registrare un ulteriore episodio negativo a margine della vicenda, che coinvolge il parroco di Oppido Mamertina, Don Benedetto Rustico. Il parroco durante la celebrazione della Messa domenicale avrebbe notato la presenza di alcune telecamere del quotidiano “Il Fatto” e avrebbe “invitato” i fedeli presenti a “dar uno schiaffo” al giornalista che si trovava in fondo alla Chiesa. Poco dopo, il giornalista è stato costretto ad allontanarsi a causa del clima molto teso.