Ora commentate voi. "Roma non fa schifo, anche all'epoca dell'Impero i romani erano caciaroni e allora devono restare così". Leggete come stiamo facendo perdere la testa ai romanari

Creato il 07 ottobre 2014 da Romafaschifo

Noi li chiamiamo romanari. Un terzo romani, un terzo lupi mannari, un terzo romanacci. Ormai il termine è diventato di pubblico dominio. E' un modo per dire che non sono degni di essere definiti romani. Sono quei cittadini che esaltano i difetti della città scambiandoli per pregi, per caratteristiche da preservare, nella migliore delle ipotesi per folklore da tutelare. Fanno più danni della grandine perché spingono sempre di più la città verso arretratezza e sottosviluppo contribuendo al solco che si sta scavando tra il nostro agglomerato urbano e quello di qualsiasi altra città del mondo. Nordafrica e Suditalia inclusi.

I romanari, ne abbiamo riprova ogni giorno qui, su Facebook, su Twitter, vanno letteralmente fuori di testa quando si accorgono che qualcuno vuole minare il loro rassicurante contesto di degrado, sporcizia, disordine, furberie, angherie e prepotenze. Se tutti cambiassimo tutti si starebbe meglio, questo lo sanno anche loro, solo che lo sforzo di cambiare (a volte immane, specie quando la situazione è stata lasciata alla deriva) non lo voglio fare. Sono pigri, ed è comprensibile. Meno comprensibile che si vantino della loro pigrizia e della loro arretratezza considerando "antidemocratico" o addirittura "nazista" chiunque voglia ripristinare qui in questa città lo standard di vita che si può esperire dovunque al mondo.

A volte fingono di ignorare che il contesto urbano romano sarebbe inaccettabile da qualsiasi altra parte d'Europa. Altre volte, invece, si dicono consapevoli della diversità di Roma, ma la considerano un plus. Come se un signore con un bel cancro al pancreas considerasse questo male, che lo ucciderà di lì a breve, con una sua caratteristica esclusiva da preservare e non come un pericolo da combattere il prima possibile.

Vogliono suicidarsi. Preferiscono morire pur di agire. La loro pigrizia e la loro indolenza li porta a questo. Il problema nostro è che vogliono portare noi con loro nel baratro. E il fatto che noi in questo baratro non ci vogliamo finire li manda fuori dai gangheri.

Leggete, dunque, cosa hanno scritto in questo articolo di critica al lavoro del nostro blog dove in premessa ci danno dei "sovietici" e poi ci danno degli "hitleriani". A tratti divertente, ma di base assai triste perché ci dice mille cose sull'atteggiamento dell'ancora decisiva maggioranza che ha ridotto questa città come la vediamo.

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