Ora, nel mio futuro

Da La Strega Cattiva

La febbre non cala, il mal di testa mi perseguita e io mi sento sempre più come un iceberg nel deserto.

Ma questo non è dovuto solo e solamente alla febbre.

E’ un po’ che penso all’importanza delle parole. Quelle dette, quelle non dette, ma soprattutto quelle dette troppo tardi. Perchè io sono maestra in questo!

Quante volte avrei voluto dire, arrabbiarmi, discutere, far scaturire una reazione. E invece…
… e invece ho sempre aspettato, pensando di essere troppo polemica, troppo attenta a quei dettagli che, in fondo, potevano essere ignorati.

Non sono brava con le parole, non sono brava a scontrarmi perchè non mi piace la lite, e ovviamente, una lite sarebbe scoppiata.

Ho sempre preferito tenere dentro e sfogarmi con sulla carta o sulla tastiera. Perchè la carta non parla, non ti risponde. Ti permette di sfogarti, di piangere, di pensare e, magari, anche di sbagliare.
La carta mi ha sempre lasciato i miei tempi, mi ha sempre dato la possibilità di ragionare e di vedere in un secondo, terzo e anche quarto momento, la realtà sotto un’altra luce, da un’altra prospettiva.

Ma poi il tempo passa e le parole rimaste sulla carta diventano un libro e, come in tutti i libri, c’è un inizio e una fine.

La fine è arrivata, tragica come al solito e le parole scritte, magicamente sono uscite dalla carta e si sono posate sulla mia lingua. Erano nella mia testa, chiare e vivissime.

Allora è successo. Quello che non so fare: il confronto. Ma non di persona, perchè quello sarebbe stato ancora più difficile; al telefono.
Le parole sono  uscite, interrotte da risposte, quelle risposte che la carta non mi dava e così la calma, la rassegnazione e la sconfitta si sono trasformate in disprezzo, ira e sdegno.

Le parole vere, che potevano essere dette con la consapevolezza del passato, sono tornate a bruciare nel presente.

E così ora mi ritrovo a letto, con la febbre e il mal di testa, a pensare che forse le parole non devono essere nascoste in un libro, ma devono essere dette subito, forse male, perchè io non sono capace, ma subito. Smettere di tenere la testa sotto terra e far finta che sempre tutto vada bene.
Forse è questo che devo imparare a fare, ora, nel mio futuro.