Ed eccoci di nuovo a giovedì! Il prodotto di questa settimana è uno smalto (ma va?) anche se la boccetta assomiglia ad un biberon in miniatura. La marca è un brand coreano, la Skin Food, un’azienda sudcoreana attiva dal 1957. Il loro motto è riassumibile in “un cibo buono fa bene alla salute ma anche alla pelle”, quindi ricette di bellezza naturali fatti con ingredienti di primissima qualità, quegli stessi cibi che noi porteremmo sulle nostre tavole. Della Skin Food vi ho già parlato quando vi ho mostrato il blush arancio che ho acquistato a Seoul. In quell’occasione avevo preso anche uno smalto color carne, perfetto per il camouflage, e due smalti dalla forma a biberon, un giallo e un arancio. Dal tester sembravano mat. Anche la boccetta trae in inganno perché è satinata. E le luci di quel centro commerciale erano davvero assurde. Un’altra fregatura? No. No, perché se è vero che mi aspettavo un prodotto differente, è anche vero che la realtà mi soddisfa parecchio. Il nostro amico è una lacca. Una bella lacca color pesca, molto retrò stile, senza luci, lucine e lucette. Eccovelo che arriva:
Bello vero? Cremoso, compatto, luminoso. Ultracoprente. Il risultato che vedete è stato ottenuto con solo due passate due di prodotto. L’impugnatura del pennellino può sembrare un intralcio al nostro lavoro di precisione, ed invece l’ho trovata molto più ergonomica di tante altre impugnature. Occorre solo fare delle prove su un pezzo di nastro adesivo per trovare la posizione più comoda, almeno questo è ciò che io consiglio con tutti i pennelli: prima di passare lo smalto, è sempre bene trovare la posizione migliore con cui usare il cappuccio, così da non creare pastrocchi di vario tipo. Come si fa? Semplice: si pulisce il pennello dello smalto in eccesso e si effettuano delle prove sul nastro adesivo ben teso, in modo da non sprecare prodotto. Un po’ come quando in profumeria le commesse gentili ci mostrano il colore di uno smalto, no?
Visto che l’ho chiamato in causa, eccovi il pennellino. È abbastanza lungo per poterlo manovrare agilmente, non perde peli, non cattura polvere e altre schifezze e le setole restano compatte. Quindi, nessun pericolo che il pennello impazzisca e vi regaliate delle strisciate di colore sulle cuticole o sulle dita. Certo, l’impugnatura non è usuale, ma dopo aver trovato la posizione giusta (=quella in cui state più comode), è uguale alle altre, in tutto e per tutto.
Ed eccovi nuovamente un’immagine della boccetta (quelle che vedete sono le radici della più vetusta delle mie Phalenopsis. L’altra, quella curva sulla sinistra, è la mia amatissima Dendrobium. Ovviamente candida più della neve). Sembra mat, vero? Per fortuna che l’arancio mi piace e che non avevo un colore simile in archivio. Non è corallo, non è vermiglione, non è pesca, non è albicocca, non è mandarino. È esattamente il colore di una buona e fresca spremuta d’arancia. Il problema, adesso, sarà abbinarci un rossetto, visto che le tinte per labbra difficilmente hanno queste sfumature, ma pazienza. Non mi faccio certo scoraggiare da queste inezie, io! XD
Vi posto qualche altra bella immagine, con un colore così mi sono sbizzarrita.
( Purtroppo non mi sono accorta che il fondo della boccetta fosse scheggiato. Pazienza!)
E con questo close up con il fiore di un’altra Phalenopsis, vi saluto. Al prossimo giovedì!