"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola".
Un ex ministro ed attuale vicepresidente del Senato (Calderoli, per chi non avesse inteso) nel corso di una manifestazione pubblica dice, riferito al ministro di colore Kienge, "quando la vedo non posso non pensare a un orango".
Appena si sono alzate le indignate proteste di buona parte della classe politica Calderoli ha porto le sue scuse direttamente alla Kienge.
Poi, tornato nel ruolo di leghista provocatore, nel corso di un'intervista radio ha precisato: "è stata solo una battuta simpatica", una frase che spesso esponenti leghisti e lo stesso Berlusconi hanno usato dopo grevi insulti. Infine, tanto per essere sicuri che non fosse frainteso nuovamente, ha detto "che sarebbe un'ottima ministra... in Congo. Va benissimo
come ministro ma a casa propria".
E' la conferma che tanti italiani, ben rappresentati dalla Lega (ma presenti in tutte le declinazioni politiche e sociali), sono razzisti senza neppure avere la consapevolezza di esserlo.
Abbiamo avuto quelli a cui è stata pagato l'appartemento a loro insaputa, coloro che hanno avuto stipendi pubblici a loro insaputa, quelli che hanno evaso le tasse a loro insaputa ecc. ecc. ed abbiamo i razzisti a loro insaputa.
Cosa che è confermata dalle intervite prese a caldo dai giornalisti presso i circoli e le feste della Lega.
Ovviamente inconsapevoli anche della portata dell'articolo 21 della Costituzione, ritengono che il Calderoli pensiero sia una libera espressione di pensiero... non certo diffamazione ed ingiura mescolate a razzismo. Qualcuno timidamente prova a dire che forse era meglio non esprimersi in quei termini (nota bene: il contenuto non cambia, la Kienge è un orango, ma è meglio non dirlo che poi si sollevano polemiche), qualcun altro dice che c'è di peggio e che ci sono ben altri problemi...
L'Italia è il paese più ricco del mondo per quanto riguarda i tesori storico-artistici, e questa informazione bene o male è in possesso anche del più ottuso ed ignorante razzista. Ma l'Italia è anche il paese che ha storicamente il dna più vario e frammentato. Per intenderci: siamo il popolo più bastardo del pianeta, persino gli americani ci metteranno ancora qualche generazione per fare ciò che noi abbiamo fatto in quasi tre millenni di guerre, invasioni e schiavitù.
Se esiste una cosa veramente idiota, in Italia, è difendere un'identità razziale che non c'è mai stata.
p.s.
Umani ed oranghi hanno al 97% lo stesso dna... Calderoli quanto dna umano possiede?