Le Orchidee sono una famiglia di pianta davvero molto vasta, proveniente dagli habitat più disparati e pertanto capace di avere caratteristiche morfologiche ed abituali davvero molto diversificate. Nel mondo esse sono molto diffuse, soprattutto come piante floreali da arredo interno; del resto, la maggior parte di esse non sarebbe capace di vivere altrove rispetto all’interno di un nostro tipico appartamento. Apprezzate per l’eleganza di fiori e foglie, richiama moltissimo il pubblico femminile proprio per quelle forme così particolari e ricercate che in qualche modo rimandano il pensiero alla graziosa ed affascinante segretezza femminile. Tra i più di 650 generi e le 25000 specie, qui trattiamo il conosciuto genere Oncidium: i suoi fiori sono chiamati “orchidee ballerine” e le sue più di 400 specie hanno storie ed origini tanto diverse da mostrare caratteristiche a volte opposte. In generale possiamo dire che si tratta di piante epifite (cioè con radici aeree, che non prendono le sostanze nutritive dal suolo attraverso normali radici) ed a sviluppo simpodiale, cioè in orizzontale stendendosi per un’area e non in verticale crescendo in altezza. Molte specie in passato hanno fatto “salti” tra l’oncidium ed altri generi (come la Miltonia), perché ai botanici risulta molto difficile classificare queste piante tanto simili tra loro. Le foglie possono essere di vari tipi, ma solitamente risultano piatte, con alcune varianti del tipo a ventaglio. I fiori hanno una forma caratteristica che vede i sepali ed i petali di dimensioni paragonabili e soprattutto molto spesso con delle ondulazioni ai margini o comunque con delle variazioni sul tema che rendono il tutto molo spettacolare; il loro colore predominante è il giallo, mentre più raramente troviamo il bianco o il rosso, sono riuniti in specie di pannocchie, che vedono i fiori aprirsi contemporaneamente (molto più raramente si può ritrovare un’apertura in successione).
Proprio per le controversie che nel mondo scientifico botanico si hanno riguardo alla classificazione dei fiori appartenenti al genere Orchidee Oncidium, questo gruppo è costituito da fiori a volte molto molto diversi tra loro e che quindi posseggono diverse caratteristiche anche nell’ambientazione che richiedono per la loro coltura. I gruppi in cui sono ufficialmente divise tutte le specie di orchidee appartenente al genere Oncidium sono quattro, ed ognuno di essi poi risulta divisi in varie sezioni. Primo gruppo = oncidium che vivono in ambiente asciutto per tutto l’anno (15 percento circa del totale), secondo gruppo = oncidium che vivono in ambiente umido per tutto l’anno (circa il 52 percento del totale), terzo gruppo = oncidium cui occorrono condizioni diverse e variabili durante l’anno (21 percento del totale delle specie), quarto gruppo = oncidium cui occorrono condizioni variabili (circa il 12 percento del totale). A questi poi vanno aggiunti i numerosissimi ibridi che riempiono il mercato quasi invadendolo, ed è proprio questo il motivo per cui agli specialisti non piace questo genere di orchidee, perché specie originali e pure si trovano molto raramente.
Con le dovute differenze, possiamo dire che gli Oncidium amano stare in aria fresca e calda; perciò è molto importante la ventilazione, che non deve portare correnti di aria fredda ma deve solo evitare i ristagni di aria. Per quanto riguarda le temperature, esse devono essere generalmente abbastanza elevate; in particolare non ci si può esprimere perché come abbiamo già detto esistono tante specie e tanto diversificate tra loro, però come riferimento mettiamo una temperatura minima di 10 gradi centigradi ed una massima di 25 gradi centigradi. L’esposizione deve essere luminosa, abbastanza luminosa, ma assolutamente non diretta perché ciò farebbe rapidamente disidratare i fiori e le foglie ed avvizzire la pianta.
Le radici delle Orchidee Oncidium sono abbastanza resistenti rispetto alle altre specie di altri generi di orchidea; non di meno però devono essere curate maniacalmente, soprattutto durante le operazioni di spostamento e di rinvaso in cui si potrebbero ferire e costituire vie preferenziali di ingresso per malattie varie.
La riproduzione di praticamente tutte le orchidee Oncidium avviene per divisione del cespo; in modo particolare ciò deve
avvenire quando si va a rinvasare la pianta. L’unica accortezza è che devono essere usati attrezzi quanto più igienizzati possibile, anche utilizzando il potere del fuoco per eliminare tutti i batteri presenti.
Il rinvaso della oncidium va effettuato esclusivamente quando essa è diventata evidentemente troppo grande per il vaso in cui è contenuta oppure se il substrato da segni di deterioramento. In questo caso si deve prendere un vaso solo leggermente più grande, che se possibile deve avere le caratteristiche di essere di plastica trasparente e molto molto bucherellata per favorire drenaggio e passaggio d’aria.
Il terreno preferito dalle Oncidium è del tipo drenante, perché forse queste orchidee sono tra quelle che meno sopportano e sopravvivono ai ristagni idrici.