Per gli indomiti fiumi che mai
giungono al mare, per gli inflessibili
raggi di sole che picchiano vani
su refrattarie macerie,
non sta nell’esito la ragione
dell’esistenza, ma nella prova
sostenuta e reiterata, nonostante
la fatale condanna al fallimento.
Ma per l’immaginazione che fende
lo spessore diafano del reale
e non converte gli occhi comuni
all’onnicomprensiva visione panoramica,
più frustrante è l’inutile tentativo
di compiere la propria missione.
Si dibatte alla luce il gioiello
non riconosciuto dell’introspezione,
come il guizzante giovane pesce
appena sganciato dall’amo.