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Ordini professionali: le proposte del Pd, le necessità dei cittadini e le solite fregature

Creato il 25 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

http://www.partitodemocratico.it/doc/203226/professioni.htm

 Proposte:
1. Modernizzare il ruolo e l’assetto degli Ordini professionali
La modernizzazione è necessaria per qualificare l’esercizio delle professioni, assicurare gli obblighi di corretta e trasparente informazione agli utenti, la concorrenza e la credibilità della professione nonché per tutelare l’interesse pubblico risolvendo situazioni di conflitto. Non meno importante è ridurre in maniera incisiva i costi, a carico degli iscritti, per il funzionamento degli organi e delle strutture amministrative degli Ordini.E sarebbero queste le terribili proposte del Pd? Paiono il minimo che si possa chiedere alle categorie dei professionisti, anche perché c’è il punto di vista del pasciuto medio-borghese ma anche quello del giovine che ambisce a spazio vitale oltre a quello dei Consumatori. Se non si contemperano le esigenze di tutti gli attori, il risultato è uno psicodramma dell’assurdo, che penalizza tutti.Ad esempio, tanto per riferire un discorso già udito in varie sedi. Sì, è proprio lei...

Sì, è proprio lei…

“Come facciamo a sapere quale avvocato è bravo? Per passaparola, amicizia? A quale idraulico rivolgersi, con quali criteri sceglierlo? (non è un professionista ma il discorso è lo stesso), quale architetto contattare? Di quale geometra mi posso fidare se ho questi obiettivi? Non potrebbe esserci un modo per classificare i professionisti, per rendere noti i loro profili, il meglio che hanno fatto? Troppe volte si sceglie per sentito dire, fiducia, passaparola, e poi ti trovi la cattiva sorpresa”Con quali criteri scegliamo l’avvocato o il medico specialista adatto? Problemi non da poco, come sostiene Claudia Cremonesi. Se il professionista sbaglia? Si va in tribunale, nel peggiore dei casi, e il tribunale con quali criteri sceglie periti? Siamo veramente certi e possiamo dormire su quattro guanciali che ogni diritto è rispettato?E allora perché non pensare ai cittadini, alla vita di ogni giorno, ad evitare contrasti che inevitabilmente sorgono se si chiudono le porte ai problemi. Per non parlare di fregature supreme.Tra rapporti con la pubblica amministrazione e la clientela privata ci sarebbe molto da discutere. Ridurre l’immenso campo di discussione a un incontro con Mariastella Gelmini (Pdl) e i suoi tunnel pare riduttivo. E i cittadini? Ancora chiusi nel parco buoi?Il curriculum di Mariastella Gelmini è decisamente arido e insipido (clicca qui). Costei è una politicante di professione. Avvocato fra i tanti, chissà perché è diventata ministro alla Distruzione e alla Carenza di Ricerca scientifica.
Mariastella Gemini è nata a Leno, in provincia di Brescia, il 1° luglio del 1973. 

Avvocato, è specializzata in diritto amministrativo. 

Entrata in Forza Italia sin dal 1994, nel 1998 è stata prima degli eletti al Comune di Desenzano, ricoprendo sino al 2002 la carica di Presidente del Consiglio Comunale.

Dal 2002 è stata assessore al Territorio della Provincia di Brescia e, dal 2004, assessore all’Agricoltura.

Prima degli eletti nella circoscrizione di Brescia per Forza Italia, entra nel Consiglio Regionale della Lombardia nell’aprile del 2005.

Il mese successivo è nominata da Silvio Berlusconi coordinatrice regionale di Forza Italia in Lombardia.

Nel 2006 è eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati per la XV legislatura, dove è stata membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della II Commissione giustizia.

Nel 2008 è stata riconfermata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lombardia II nelle liste del Popolo della Libertà per la XVI legislatura ed è stata nominata ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica nel IV Governo Berlusconi.


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