Orecchie da Campioni – Spalletti e castigo

Creato il 04 ottobre 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Dal nostro inviato a Zenit, Lorenzo Lamperti - Si chiamerà pure Zenit, ma io la prosperità materiale o intellettuale qui mica l’ho raggiunta. Qui ci dovevo tra l’altro venire anni fa per trascorrere alcune notti bianche, ma a causa di alcuni demoni interiori ero stato costretto a restare umiliato e offeso a casa. Stavolta sono riuscito a venirci. Sceso dall’aeroporto, ho incrociato uno dei fratelli Karamazov che mi ha parlato come se mi già mi conoscesse. Peccato io non lo avessi mai visto. Chissà, forse aveva incontrato un mio sosia. Mi sono subito recato allo stadio e ho provato a entrare negli spogliatoi per fare un servizio più completo, così come mi ha chiesto quell’eterno adolescente dell’illuminato direttore ma come unico risultato ho ottenuto di essere chiamato idiota da un giocatore.

Salgo in tribuna stampa e mi ritrovo a mezzo millimetro di distanza da Galliani e penso tra me e me quale delitto potrò aver commesso per meritare un simile castigo. Dopo di che mi siedo al mio posto e seguo mite lo svolgimento dell’incontro. Il Milan va subito in doppio vantaggio e allora mi perdo nei miei pensieri. Quando torno in me lo Zenit ha pareggiato. Poi però il Milan fa il 3 a 2 e mi accorgo che questo non era stato altro che il sogno di un uomo ridicolo.

Sì, Fedor, si è giocato a San Pietroburgo. No, Anna Karenina non c’entra nulla.