Cercavo solo un modo per spiegare in due parole a cosa mi ero ispirata per questi orecchini... sono brava a scrivere -a detta di molti- ma quando si tratta di dare un nome a qualche mia creazione mi si svuota la mente... Credo sia il rifiuto inconscio d'ingabbiare un'idea nell'involucro del nozionismo... come se, dando un nome alle cose, gli si impedisse di diventare qualcos'altro o di essere utilizzato liberamente per scopi diversi da quello per cui è stato creato; per quanto abbia la tendenza a personalizzare qualsiasi cosa mi appartenga, lascio sempre uno spiraglio di possibilità di cambiamento... e voi direte: "ma hai fatto tutta questa disquisizione filosofica per un paio di orecchini?", ebbene sì, perchè nello spulciare fra i vari blog di artigiane/creative spesso rimango colpita dai nomi suggestivi e quasi magici che molte di voi danno ai loro piccoli tesori handmade... dare il nome alla propria opera credo sia il completamento del processo creativo, ed è uno step che a me crea qualche difficoltà... Dunque per questa volta la cosa che più si avvicina al mio modo di ragionare è mettere nel nome un bel "suggestions"... più vago di così! :P
Le più esperte di uncinetto noteranno che come lato diritto ho scelto il rovescio del lavoro (scusate il gioco di parole): mi piaceva di più l'effetto della lavorazione che risultava stranamente più luminoso e ordinato.
Inutile dire che anche in questa occasione, più della precedente, ho litigato con la mia fotocamera compatta... per la luce, per le ombre, per i colori un pelino sfalsati... il riccetto è contornato di rocaille celesti (danno molta luce ma ahimè in foto non si notano), e la bellezza dell'orecchino sta tutta nella scelta del filato e nella cura dei particolari, poichè la struttura è molto semplice.
Non per essere ripetitiva ma... dal vivo son più belli!!! Credetemi! :D
Giodina