Orfani - Spiriti nell'ombra

Creato il 22 gennaio 2014 da Flavio
Orfani n° 4
Spiriti nell'ombra
Uscita 16/01/2014
Soggetto e Sceneggiatura Roberto Recchioni
Disegni Massimo Dall'Oglio/Gigi Cavenago
Copertina Massimo Carnevale
Passato. L'addestramento a campo Dorsoduro è sempre più intenso ed i potenziamenti chimici che i ragazzi subiscono nei laboratori iniziano a far sentire i loro effetti collaterali. La squadra degli Orfani sta festeggiando la vittoria nella battaglia simulata del pomeriggio quando la tensione tra Rey e Ringo cresce tanto che Boyscout deve intervenire per separarli. Rey si allontana uscendo nel piazzale antistante agli alloggi e trova Sam. Per vendicarsi di Ringo tenta di aggredirla, ma lei reagisce riducendolo in fin di vita.
Presente. Ringo è ancora disperso sul pianeta, Sam si rifiuta di credere che sia morte. Durante un combattimento contro le creature autoctone del pianeta, Sam viene aiutata nei momenti di difficoltà da Ringo. Sarà uno scherzo della sua mente od il Sig. Ringo è veramente lì accanto a lei?
Prima cosa: ma chi scrive i riassunti delle trame di questa serie sul sito ufficiale della Bonelli lo legge gli albi? No, perchè, la sinossi ufficiale, per quanto riguarda il passato, è decisamente differente da quello che accade realmente nell'albo.
Altro albo, questo, di formazione dei protagonisti. Scopriamo di più sul carattere di Mocciosa e la vediamo sotto una luce spiazzante, ma che, tutto sommato, ci sta. Recchioni fa valere il detto "l'acqua cheta che distrugge i ponti". Tanto piccolina e gracile quanto decisa ed agguerrita, sembra un po' la Vedova Nera della Marvel.
I disegni vedono alternarsi Massimo Dall'Oglio e Gigi Cavenago. Non sono tra i miei preferite e l'impatto con il loro tratto mi è risultato un po' ostico. Tuttavia, proseguendo nella lettura, grazie anche all'ottimo uso dei colori, le mie difficoltà si sono attenuate ed ho potuto godermi l'albo. Come detto, i colori sono bene gestiti sopratutto per quanto riguarda le tonalità calde. L'effetto "esplosione" è realizzato così bene che sembra che il bianco della carta sia ancora più bianco di quanto sia in realtà, tanto, quasi, da dar fastidio agli occhi. Ottimo lavoro.
Un albo ben bilanciato tra passato e futuro. Forse ancora un po' ancorato negli eventi dei giovani Orfani, ma il cliffhanger delle ultime pagine promette bene per i numeri futuri.

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