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Organici e costo del lavoro nei maggiori gruppi editoriali italiani: 2006–2015

Creato il 23 dicembre 2015 da Pedroelrey

Il taglio com­ples­sivo degli orga­nici per i tre mag­giori gruppi edi­to­riali ita­liani — Rcs, Gruppo Espresso e Gruppo 24 Ore — da set­tem­bre 2006 a set­tem­bre 2015 è di 2.540 dipend­neti (-25) — Il tra­glio dei dipend­neti cal­co­lato da set­tem­bre 2008 (annua­lità con il numero mas­simo rife­rito agli orga­nici) a set­tem­bre 2015 sale invece 4.934 unità — Il dato aggre­gato per i tre gruppi vede un taglio del costo del lavoro nelle dieci anua­lità  di 167 milioni di euro da set­tem­bre 2006 a set­tem­bre 2015, pari a un –27%.

Come sono cam­biati gli orga­nici dei tre mag­giori gruppi edi­to­riali ita­liani – quelli legati ai quat­tro mag­giori quo­ti­diani nazo­nali Cor­sera e Gaz­zetta dello Sport, Repub­blica e Sole 24 Ore – durante que­sti ultimi dieci anni? Con il con­fronto dello sto­rico dei bilanci 9M (quelli rife­riti ai primi nove mesi dell’anno che si chiu­dono il 30 set­tem­bre) dal 2006 al 2015 abbiamo pro­vato a trac­ciare qual­che linea e a fare qual­che ana­lisi che ci per­met­tesse di capirne qual­cosa di più.

Una nota prima di comin­ciare ana­lisi: i bilanci chiusi il 30 set­tem­bre dai tre edi­tori per quanto riguarda gli orga­nici non for­ni­scono dati omo­ge­nei – come invece fanno per i bilanci chiusi al 31 dicem­bre – c’è chi for­ni­sce solo il dato del numero pun­tuale dei dipen­denti alla data di chiu­sura del bilan­cio, c’è chi for­ni­sce solo quello dei dipen­denti medi. I dati rife­riti al numero dei dipen­denti di que­ste ana­lisi sono quindi rife­riti agli orga­nici medi per quanto rigu­rada Rcs e Gruppo 24 Ore, gli orga­nici pun­tuali per quanto rigu­rada il Gruppo Espresso. Non cam­bia, nella sostanza, molto ma è una pre­ci­sa­zione dove­rosa da fare.

Organici

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Se guar­diamo al numero dei dipen­denti si nota come gli orga­nici negli anni pre-crisi fos­sero ancora in netto aumento, un aumeto più accen­tuato in Rcs e Gruppo 24 Ore deci­sa­mente meno nel Gruppo Espresso che pre­senta una linea sta­bile fino al 2008. Poi la linea scende ine­so­ra­bile, per tutti e tre i gruppi, per segnare una fles­sione pesante che nel dato aggre­gato dei tre edi­tori si tra­duce in un 2.540 dipen­denti in meno da set­tem­bre 2006 a set­tem­bre 2015.

Ma come detto prima del 2008 erano anni nei quali gli orga­nici ancora aumen­ta­vano di anno in anno. Il taglio com­ples­sivo se guar­diamo il dif­fe­ren­ziale tra set­tem­bre 2008 e set­tem­bre 2015 è di 4.934 dipen­denti. Ovvero  la crisi dell’editoria per gli orga­nici dei tre gruppi è costata un taglio del 40%.

Guar­dando invece ai sin­goli gruppi vediamo che il taglio degli orga­nici più deciso – nell’arco delle dieci annua­lità – lo ha attuato il Gruppo Espresso sia in valori asso­luti con 1.196 dipen­denti (più di Rcs che nello stesso arco di tempo ne ha tagliati 1.115) sia in per­cen­tuale –35%. Una per­cen­tuale per l’editore di Repub­blica net­ta­mente mag­giore a quella di Rcs (-22%) che del Gruppo 24 Ore (-16%).

Se invece misu­ra­mio il taglio dei dipen­denti par­tendo dall’anno di mas­sima espan­sione degli orga­nici un po’ di cose cam­biano: l’organico di Rcs dal 2008 al 2015 si riduce del 43% men­tre quello del Gruppo 24 ore dal 2009 a set­tem­bre scorso del 45% (la crisi per i due gruppi è stata pagata quindi con un taglio vicino alla metà dei dipen­denti). Per il gruppo Espresso invece resta immu­tata la per­cen­tuale del 35% visto che l’organico negli anni pre-crisi (dal 2006 al 2008) resta pra­ti­ca­mente non aveva subito sostan­ziali cam­bia­menti di dimensione.

Se guar­diamo ai dati più recenti i tagli del per­so­nale appli­cati nei tre gruppi riman­gono decisi: nel trien­nio 2012–2015 il Gruppo 24 Ore ha tagliato il 35% dell’organico, Rcs il 16% e il Gruppo Espresso il 10%. Le cose miglio­rano nel con­fronto tra 2015 e 2014 per l’editore del Sole 24 Ore che vede nuo­va­mente, dopo anni, aumen­tare il pro­prio orga­nico, anche se solo di 10 unità. Al Gruppo Espresso si con­ti­nua invece a tagliare: 157 dipen­denti in meno rispetto allo scorso anno (-7%). Il numero dei dipen­denti medio per Rcs rimane sostan­zial­mente inva­riato rispetto a set­tem­bre scorso ma c’è da dire che nel conto sono ancora con­teg­giati i 324 dipen­denti di Rcs Libri che, come tutti sanno, è stata ceduta nei mesi scorsi a Mon­da­dori. Oltre a que­sto il recen­tis­simo Piano 2016–2018 sem­bra ne annunci di nuovi.

Costo del lavoro

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Il dato aggre­gato per i tre gruppi vede un taglio del costo del lavoro nelle dieci anua­lità  di 167 milioni di euro da set­tem­bre 2006 a set­tem­bre 2015, pari a un –27% (in per­ce­tuale il taglio ai costi del lavoro e pra­ti­ca­mente lo stesso del taglio al numero dei dipend­neti –25% nel mede­simo periodo). Ha valore notare come i tagli comin­cino dal 2010 in poi, ma il dif­fe­ren­ziale anno su anno più ampio lo abbiamo molto più di recente, tra set­tem­bre 2013 e set­tem­bre 2014 con un –127 milioni di euro pari a un taglio del 20% che non ha pre­ce­denti nem­meno nelle annua­lità imme­dia­ta­mente dopo la crisi.

È que­sto un dato che pos­siamo leg­gere anche nei sin­goli gruppi: i tagli mag­giori del costo del per­so­nale sono nel bilan­cio dei primi nove mesi del 2014 per Rcs e Gruppo 24 Ore: rispet­ti­va­mente –25% e –24%, varia­zione più con­te­nuta per il Gruppo Espresso –9%, che rispetto agli altri due ha adot­tato una poli­tica di tagli al bud­get per il per­so­nale più costante e omo­ge­nea negli anni. Insomma la crisi per i gruppi edi­to­riali ita­liani sem­bra essersi abbat­tura sui costi del lavoro sol­tanto lo scorso anno.

Indici produttività: costo medio, rapporto fatturato/dipendenti e incidenza costo lavoro

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È inte­res­sante anche ana­liz­zare tre indici di pro­dut­ti­vità: il costo medio per dipen­dente, il rap­porto tra fat­tu­rato e numero dipen­denti e l’incidenza del costo del lavoro (rap­porto tra costo medio e fat­tu­rato). Per quanto rigurda il primo notiamo – così come anche nelle ana­lisi che abbiamo fatto sui bilanci dei gruppi di fine anno – che il costo medio non segue anda­menti in linea con i tagli come ci si potrebbe aspet­tare. Nono­stante la ridu­zione dei costi e degli orga­nici, infatti, il costo medio per dipen­dente subi­sce, anche recen­te­mente, aumenti improv­visi e rapide discese frutto evi­den­te­mente di poli­ti­che di ridu­zione non pro­prio armo­ni­che tra spesa per per­so­nale e taglio dei dipen­denti. Il costo medio più alto è quello del Gruppo Espresso dal 2009 sopra i 70 mila euro a dipen­dente, quello più basso è di Rcs con 54 mila euro a dipen­dente nel set­tem­bre 2015.

Per quanto riguarda il fat­tu­rato medio per dipen­dente fac­ciamo notare come il suo valore, nono­stante la diver­sità di dimen­sione dei tre gruppi e anda­menti negli anni for­te­mente dif­fe­ren­ziati tra edi­tore ed edi­tore, fini­sca per tutti e tre i gruppi per con­ver­gere verso un unico punto intorno ai 184/198 mila euro per dipen­dente pro­prio in que­sto ultimo bilan­cio di set­tem­bre 2015. Sostan­zial­mente i dipen­denti dei tre gruppi “ren­dono” più o meno la stessa cifra.

Infine l’incidenza del costo del lavoro sul fat­tu­rato è ten­den­zial­mente in netto aumento in tutti i tre gruppi se guar­diamo il periodo set­tem­bre 2006 — set­tem­bre 2015. Negli ultimi anni vediamo un picco nel 2013 con un’icidenza del costo lavoro tra il 35% (Rcs e Gruppo Espresso) e il 46% (Gruppo 24 Ore) che dimi­nui­sce nell’ultima annua­lità a 30% in Rcs, 34% al Gruppo 24 Ore e 37% al Gruppo Espresso.

Lavoro e orgaici nei tre mag­giori gruppi edi­to­riali ita­liani (bilanci9M)
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