Orgoglio e pregiudizio [Bari]

Il malumore che mi ha pervaso entrando nel treno per scoprire che l’aria condizionata non era funzionante, si è dissolto in un lampo non appena ho preso posto (in piedi) davanti alla lettrice di oggi. Il ritratto della donna romantica, seduta composta sul sedile, baciata dai raggi del sole mattutini,  boccoli biondi a coprirle il viso. La mano leggera, da pianista, sfiora il libro tenendolo aperto coccolandolo con una impercettibile carezza. La guardo e mi sembra di sentire una musica da camera leggera e soffusa nell’aria, mentre il caldo mi soffoca ed invano cerco di scacciarlo con il mio ventaglio tenendomi in bilico con il mio libro nell’altra mano. Lei indossa un paio di jeans stretti, e una camicetta in puro stile romantico, bianco panna, ricamata tono su tono. Al polso un orologio bianco che sembra fatto di pizzo. Solo poco prima della fermata riesco a capire cosa stia leggendo (ma davvero avevo bisogno di vedere la copertina?): Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Mentre sistema il suo segnalibro magnetico con dei gattini stilizzati sopra, mi accorgo che nell’altra mano teneva una matita, un po’ consunta, con cui ha sottolineato qui e là alcune frasi.

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