ORGOGLIO E PREGIUDIZIO - di Jane Austen

Creato il 20 marzo 2013 da Ilibri

Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Autore: Jane Austen
Anno: 1813 (Prima Edizione Originale)

Parlare della scrittura di Jane Austen, lo confesso, mi mette in soggezione. Su di lei e sulle sue opere, sono stati spesi ettolitri d'inchiostro e consumati chilometri di pellicola.

Orgoglio e Pregiudizio, in particolare, l'opera di cui mi appresto a scrivere, ha sicuramente ispirato molti autori e stimolato la cinematografia a trarne diverse versioni filmiche.

La trama è piuttosto complessa e non facile da sintetizzare, ma tenterò la sfida per chi non dovesse conoscerla, senza però rovinare fino in fondo la sorpresa di una buona lettura.

Elisabeth Benneth è la secondogenita di cinque sorelle in una famiglia di basso ceto sociale. Assillate dall'ossessione della madre a trovar loro marito, le sorelle Benneth si trovano a frequentare l'alta società e a conoscere giovani uomini economicamente e socialmente appetibili.

Le vicende hanno inizio nel momento in cui un ricco scapolo, il signor Bingley, prende in affitto la tenuta di Netherfield, vicina all'abitazione dei Benneth.  I Benneth sono invitati a un ballo dato in onore dei nuovi vicini e presentati al giovane Bingley e al suo scontroso amico Mr. Darcy. Mentre tra Jane e Bingley è subito attrazione e i due ballano per tutta la serata, tra Darcy ed Elisabeth inizia un gioco di odio–amore. Uno scambio di sguardi e battute al vetriolo che vanno avanti per tutto il romanzo in uno stillicidio di emozioni e battibecchi.  

Durante una delle visite a una vicina, le sorelle Benneth hanno l'opportunità di conoscere un aitante ufficiale, Wickham, il quale rivela a Lizzy di conoscere da tempo Darcy e lo descrive come un individuo spregevole, causa di tutte le sue disgrazie.

Bingley corteggia Jane, tanto che in società inizia a vociferarsi di un loro possibile matrimonio. Al contrario di tutte e attese, però, improvvisamente, Bingley e Darcy lasciano Netherfield e tornano a Londra senza neanche salutare la famiglia Benneth. Si verrà a sapere poi che Bingley si è allontanato su suggerimento di Darcy.

Sconvolta per l'improvvisa partenza del giovane, Jane si reca a Londra ospite di una zia, mentre Lizzy va in visita dalla sua migliore amica che ha sposato il signor Collins, cugino delle Benneth e pastore anglicano. Durante questo periodo, Lizzy conosce Lady Catherine De Bourgh, protettrice e vicina del signor Collins, nonché zia di Darcy, il quale si trova ospite nella sua tenuta. I due hanno così modo di vedersi più volte e, durante uno di questi incontri, inaspettatamente Darcy confessa tutto il suo amore alla giovane. Chiarisce anche, però, di aver fatto un enorme sforzo per riuscire a dichiararsi, data la loro diversa estrazione sociale e la sconvenienza del comportamento di sua madre e di due delle sorelle minori. Oltraggiata più che gratificata da tale dichiarazione, Lizzy respinge brutalmente Darcy, chiarendogli di detestarlo a causa del suo comportamento con Wickham e per l'essere la causa delle sofferenze amorose di sua sorella Jane.

Da qui in poi è un ulteriore susseguirsi di sorprese e intrecci che avvincono il lettore fino all'anelato lieto fine.

La forza di questo meraviglioso romanzo sono senza dubbio la sapienza con cui è scritto e la moltitudine di emozioni che riesce a suscitare. Lo stile di Jane Austen è incredibilmente attuale. Perspicace, ironica, profonda, la Austen riesce a divertire ed emozionare con la sagacia dei dialoghi, con la profondità dei personaggi e la spontaneità delle loro reazioni agli eventi.

Jane Austen ha un umorismo sottile e piacevole e riesce a proporre con sorprendente leggerezza una storia di crescita e formazione. Durante il racconto Elisabeth abbandona gradualmente i pregiudizi nei confronti di Darcy, indotti sia dai suoi preconcetti nei confronti dei potenti sia dalle maldicenze riferitele da Wickham, fino a ricredersi e innamorarsi di lui. Al contempo l'orgoglioso Darcy riesce a vincere la propria ritrosia e riconosce, dopo aver combattuto contro il proprio istinto e aver indirizzato più di una frase sdegnosa a Lizzy, di amarla.

Anche l'ambientazione è a dir poco perfetta. La descrizione dell'epoca con i suoi costumi e le diverse consuetudini sociali è impeccabile. Non trovo insomma difetti in questo romanzo che, come altri scritti da Jane Austen, è un capolavoro della letteratura.

Non tutti sanno, forse, che Orgoglio e Pregiudizio è stato scritto e revisionato in un arco di tempo di ben diciassette anni. La prima versione del romanzo s'intitolava Prime impressioni e risale al 1797; fu poi revisionata fino a divenire, nel 1813, Orgoglio e pregiudizio (fonte Isobel Armstrong). Jane Austen nacque nel 1775 a Steventon, un villaggio dell'Hampshire. Figlia di un reverendo era la più giovane di sette figli. Nel 1809 si trasferì a Chawton, dove rimase fin quando la salute, cagionevole, glielo consentì. Morì nel 1817 a Winchester, dove fu seppellita nella cattedrale.
Jane Austen fu una donna colta, ma mai saccente. Si dice di lei che avesse una lingua tagliente e uno spiccato senso dell'umorismo. Non ci si meraviglia, quindi, quando si legge che ci sapesse fare con i bambini, che apprezzavano in lei sicuramente la spontaneità e i suoi racconti che pare si divertisse a inventare estemporaneamente.

  

 

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