Anche a piedi.
Dotata di un po' meno senso dell'orientamento di un bruco cieco, con la labirintite, oltre alle onnipresenti compagne dei propri appuntamenti Business, subito sotto riportate nell'immagine nr.1.1 e nr 2.2, lei gira con l'Ipad.
FIG. 1.1 (LA WUM BIRKIN)
FIG. 2.2 (LA WUM LUIGIA DA LAVORO)
Per localizzare se stessa e individuare il punto d'arrivo, ha provato prima a familiarizzare con google maps, che però è rimasto sulle sue, rifiutandosi, indicazione dopo indicazione, di fornirne anche una sola in grado di non farla sentire, nell'ordine:
- quasi in ritardo (ma adesso ci arrivo);
- una cerebrolesa incapace di riconoscere non solo i civici, ma pure le targhette delle vie;
- una disadattata in ritardo costretta a (porcapaletta) prendere un taxi per fare meno di trecento metri.
Solo che Tom, il fidato Tom, con la voce adulta di Anakin Sky Walker, al secolo Lord Dart Fener, non è mai (e dunque ancora) riuscito a convincersi che WUM - ormai rassegnata a muoversi senza bislunga tedesca al seguito (abbandonata al sopravvento dell'auto-aziendale), possa anche camminare. E che di solito - from monday to friday- lo faccia in tacco 12. Quasi sempre a spillo, quasi solo Louboutin.
No. Lord Fener, certe cose non le coglie. Non ce la fa. E nemmeno se ce la facesse, ci proverebbe. Per lui - più figo e implacabile che mai- ci si muove nell'iperspazio, a bordo di navi da crociera superaccessoriate in assetto da guerra e pronte alla mimetizzazione istantanea. O al salto sul ponte di EinstenRosen.
E quindi niente. Tom insiste nel farle fare dei peripli da guinnes, lei prova a interpretare-immaginare-ipotizzare e azzardare e infine, ovviamente, si perde.Regolarmente e quotidianamente. E ogni volta che si perde, prima smadonna, poi prova a chiedere (come in gita a Firenze nel 96, quando rimase così a lungo a fissare un palazzo da essersi persa l'intera classe) e poi ci rinuncia e prende un taxi annullando d'amblé la fatica di aver magari prima preso un treno o -peggio- mollato l'auto a Cascina Gobba, per poi saltare su un metrò, cambiato in Centrale, vagato tre quattro minuti tra un cartello e l'altro, fatto almeno due volte la stessa rampa in su e in giù prima di approdare alla banchina giusta e poi preso un altro metrò fino alla fermata prima (o a quella dopo, in ogni caso mai a quella giusta) del punto ipoteticamente - ma solo nel di lei pressoché infinito ottimismo -più vicino alla propria destinazione B.
Quindi, ora, nel cuore della notte, ma già pronta a ripartire di nuovo per la stessa metropoli , vorrebbe parlare a Tom e dirgli che un pulsantino piccino-picciò, con il link alle istruzioni beta per trasformare un percorso auto in passi-piede, forse, non sarebbe un dramma, non costerebbe fantatrilioni di paperdollari e non manderebbe le Tom-casse in rovina. Ma, for sure, farebbe felici un sacco di Wummine. Per lo meno tutte quelle - come lei che scrive- prive di senso dell'orientamento.
E se Tom non ce la facesse, allora, che lo sappia e ci rifletta su, WUM e le altre WUMMINE oriento-deficienti, potrebbero sempre rivolgersi a Garmin.
Grazie.