Le proposte del Piano Provinciale, approvato nel corso della Conferenza Provinciale scolastica tenutasi nel febbraio del 2012 e all’unanimità anche dalla Commissione provinciale alla Pubblica Istruzione, erano state quasi completamente disattese dalla Regione, nonostante fossero avanzate non solo sulla base dei parametri numerici, seppur deficitari, ma anche sulla possibilità di mantenere delle autonomie fornite e garantite dalle stesse linee guida approvate dalla Regione.
“Ho più volte e in diverse occasioni preso posizione contro la mancata presa d’atto delle proposte di questo territorio da parte della Regione”, spiega l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Serafino Corrias, che ha ribadito, in una lettera indirizzata all’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, la propria contrarietà all’operato degli organi regionali competenti.
“Ritengo ancora valido il Piano Provinciale presentato lo scorso anno – commenta ancora Serafino Corrias – spero che in questa nuova valutazione sia tenuto in considerazione, comprese alcune istanze pervenute da qualche Istituto Superiore della provincia che, data l’importanza, abbiamo ritenuto di farle nostre e presentarle”.
In sintesi il Piano Provinciale 2012-2013 prevedeva il mantenimento dell’autonomia scolastica delle scuole che presentavano un numero di alunni inferiore ai 600.
Per quanto invece concerne l’istruzione primaria, di competenza dei Comuni e dalle Unioni dei Comuni, sono state trasmesse alla Regione le modifiche e le variazioni pervenute dai diversi enti.