Lucia Verrilli originaria di Basilea vive e lavora attualmente a Perugia, dove dopo essersi diplomata all’Accademia delle Belle Arti ”P. Vannucci” sezione pittura nel 1998, ha poi ampliato il suo percorso artistico frequentando corsi di fotografia e di ceramica.
Fra questi:
Menzione speciale per la grafica nella Rassegna d’Arte internazionale “La Telaccia d’oro 2002”, Torino.
- 1° premio per la fotografia nel concorso nazionale “Ruba un raggio di sole per l’inverno 2003”, Città di Castello (PG)
- 5° premio letterario “Città di Moncalieri”, Torino, 2010
- Menzione speciale per la fotografia, nel concorso “le stagioni del Trasimeno”, Perugia.
Ha poi collaborato alla realizzazione di un fotolibro per la Regione dell’Umbria insieme agli altri componenti del “Fotoclub Perugino di cui ha fatto parte dal 1995 al 1999. Inoltre l’artista Lucia Verrilli si esprime creativamente anche attraverso la scrittura e la letteratura in quanto ha pubblicato alcune sue poesie sul sito del “Comitato 8 marzo” di Perugia ed una Antologia di poesie con la casa editrice “Pagine” nel 2014 ed il libro “Fausto e Tennino” con la Casa Editrice Il Filo di Roma, realizzando anche la copertina e alcune illustrazioni.
Lucia Verrilli ama raccontare un mondo magico ed onirico, arricchito da svariate sfumature, come filtri di luce che perforano le fessure per irradiare e illuminare anche gli angoli segreti.
Infatti le figure femminili da lei realizzate assumono di frequente le sembianze di maghe o fate, completamente immerse in una dimensione sospesa fra ciò che è e ciò che si vorrebbe che fosse. Le espressioni delle donne di Lucia sono sempre a metà fra lo stupore e l’assorto, come rapite da un qualcosa di indefinito e di indefinibile.
Anche i paesaggi realizzati dall’artista immettono all’interno di una realtà incantata ed onirica, quasi che la realtà venga da lei percepita come uno stato costante di sogno o di dormiveglia.
Lucia Verrilli è animata da uno spirito eclettico e versatile ed ecco quindi che si presenta alla Biennale Internazionale d’arte su Fb
L’opera “Orizzonte” è contraddistinta da una tonalità monocromatica diluita in fluide sfumature. Domina il colore arancione che ricorda il colore del rame e della materialità, mentre e nuovamente nelle sfumature diluite si percepiscono le emozioni e le percezioni caratteristiche dello stato di dormiveglia, di assopimento e di abbandono al sogno.
Le sfumature possono essere percepite anche come frammenti, collegati fra di loro da una linea a onda che posta al centro della rappresentazione esprime l’intenzione di creare un collegamento e forse anche una coerenza fra un mondo al di qua ed un mondo al di là. È comunque chiara la volontà di Lucia Verrilli di contenere e di cogliere in un unico tutt’uno sia gli spazi della realtà e sia gli spazi dell’immaginario.
I frammenti diluiti possono essere interpretati anche come pezzi di oggetti che fanno parte del vissuto sia quotidiano e sia artistico di Lucia, dopo che sono stati da lei premuti ed impressi sulla lastra d’incisione con l’intento di renderli materiali e concreti, fissandone la forma e la vibrazione diretta in una sorta di bioritmo, rivelatore di emozioni e di percezioni.
L’effetto è chiaro e completo al tempo stesso, laddove la complessità concettuale ed emozionale che ha ispirato l’artista si traduce in una apprezzabile capacità espressiva di sintesi, con un’unica tonalità cromatica in coerenza con l’intento dell’artista di esprime e raccontare la totalità universale del tutto attraverso la propria singolarità e unicità, mai separata dal tutto ma a questo collegata dalla linea a onda posta al centro dell’opera.
Written by Rosetta Savelli