Perché per me rappresenta la negazione di diversi livelli di senso.
1) Intanto identifica la felicità con l'acquisto d'un bene che può rappresentarne una componente solo per una mente ottenebrata dall'ignoranza, dalla stupidità o dalla frustrazione: va da sé che se sto bene e sono felice di mio, di un televisore non me ne faccio nulla.
2) La televisione può essere uno strumento di informazione e intrattenimento e/o informazione solo se usata in modo critico e consapevole, altrimenti è al pari di qualsiasi altra droga - ma ditemi voi, onestamente, quanti ne fanno un uso non sedativo di pensiero, azione e piacere! Ché non è mica un caso se nelle Sturmtruppen la televisione era "l'arma finale del doktor Goebbels"!
4) Infine farei notare che pirati, zingari e nomadi in generale non girano con televisioni sulle spalle, ma carichi leggeri, e al limite strumenti musicali ed enciclopedica memoria cui attingere per intrattenersi in compagniaintorno al fuoco con usiche, canti, danze e soprattutto storie - orali (e non visive), in continuità (e non frammentate a mò di zapping) e di persona (e non a distanza né virtuali).
Ecco, io Pozzetto lo stimavo ben di più quando in teatro interpretava questo in una Milano d'antan che non era neanche ancora quella 'da bere'!