Oro in consolidamento nonostante la volatilità sui mercati

Da Mrinvest

Oro in consolidamento nonostante la volatilità sui mercati
INVESTIRE IN ORO

Nuovo approfondimento gradito a tutti gli investitori sull’oro, con il metallo prezioso che continua a vivere una fase di consolidamento nonostante l’evidente volatilità in atto sui mercati finanziari. Ma, come sempre, cerchiamo di andare con maggiore ordine e minore sintesi.

Iniziamo dunque con il ricordare che ieri i futures sull’oro sono scesi dello 0,4 per cento ai minimi da quattro settimane, a fronte di una revisione al rialzo della crescita del PIL statunitense nel primo trimestre (-0,2 per cento su base annua in tale rilevazione, contro un precedente -0.7 per cento), a causa di un più alto aumento nei consumi (+2,1 per cento su base annua contro la precedente stima di +1,8 per cento su base annua). Ad ogni modo, la domanda da parte delle banche centrali resta robusta, e secondo i dati del FMI, a maggio le riserve auree di Russia e Kazakistan sono aumentate rispettivamente di 4,3 e 2,6 tonnellate.

Più complessivamente, con alle spalle il forte ribasso vissuto nel corso del 2014 e il minimo di marzo in area 1.400, la volatilità sui mercati finanziari sembra aver favorito il consolidamento del comparto nell’intervallo 1.450 – 1.500. Intanto, prosegue la pausa valutativa della Federal Reserve, e non cambia il quadro di riferimento, con l’avvio del percorso di rialzo dei tassi americani – che appare certo entro il 2015 – e il valore del piano di acquisto di titoli dell’Eurozona (lo scorso 9 marzo) che stanno gradualmente modificando le aspettative sull’inflazione.

La lentezza sopra citata non permette però un recupero più solido dei prezzi dei metalli preziosi, e sul fronte geopolitico il resto è compiuto dalle note turbolenze che sono legate al prezzo del petrolio, dal problema della Grecia e dalle tensioni in Nord Africa e in Medio Oriente, che non hanno spinto l’avversione al rischio né favorito la ricerca di asset difensivi.

Sulla base di quanto sopra, risulta essere più chiaro comprendere perché il comparto dei metalli preziosi abbia registrato solamente un lieve recupero, limitando quindi il rialzo delle singole componenti. Per il 2015 si registra un – 0,6 per cento da + 0,8 per cento non in linea con il recupero del GSCI generale, che invece resta negativo a -1,2 per cento, ma risale dal precedente – 1,6 per cento.

Insomma, in questa fase l’oro continua a non rappresentare un asset così appetibile come ci si attendeva qualche mese fa. Ma nel futuro le cose potrebbero cambiare radicalmente: torneremo sull’argomento nel corso delle prossime settimane, informandovi di ogni mutamento sullo scenario in atto su oro & co.


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